Come ridurre l’apporto di sale a tavola

Il sale è un elemento essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo. Tuttavia non è necessario aggiungerlo agli alimenti, che ne contengono a sufficienza per coprire il fabbisogno giornaliero. L’evidenza scientifica disponibile sugli effetti negativi che il consumo eccessivo di sale ha sulla salute è ben documentata per il rischio di malattie cardiovascolari e di tumori. Basterebbe limitare il sale da cucina a meno di 5 grammi al giorno per ridurre il rischio di ictus del 40% e quello dell’infarto e di altre patologie coronariche del 20-25%, malattie che causano, complessivamente, il 38,8% dei decessi ogni anno.
Forse non tutti sanno che la fonte principale di sale nella nostra alimentazione abituale è costituita dal pane e dai prodotti da forno anche dolci (biscotti, cracker, grissini, merendine, cornetti e cereali da prima colazione), che rappresentano una fonte importante di sale perché li consumiamo tutti i giorni e in quantità più elevate rispetto a insaccati, formaggi, conserve di pesce o patatine fritte, che, in assoluto, contengono quantità maggiori di sale, ma sono consumati in dose e con frequenza minori.

Il primo passo è quello di diminuire il sale aggiunto manualmente, mettendo meno sale nell’insalata, nell’acqua di cottura della pasta, ecc. E’ utile adottare alcuni piccoli accorgimenti per insapore le pietanze, per esempio utilizzando erbe aromatiche fresche e spezie, e usando limone e aceto al posto di condimenti molto ricchi in sodio, come dado da brodo, ketchup e salsa di soia. Un buon approccio è quello di aggiungere gradualmente meno sale, e sempre iodato, alle proprie ricette, così che tutta la famiglia si abitui gradualmente a mangiare meno salato e, con il tempo, anche senza. E poi, quando si consumano cibi confezionati, è importante controllare l’etichetta e preferire i prodotti con minor contenuto di sale per porzione o per 100 grammi.

Oltre a provocare disfunzioni come ritenzione idrica e cellulite, è ampiamente dimostrato che consumare più di 9 grammi di sale al giorno ha effetti nocivi sulla salute, primo tra tutti l’ipertensione. La pressione alta è all’origine di oltre 9 milioni di decessi l’anno (dati OMS). Gli italiani superano ampiamente l’apporto raccomandato (OMS) di 5 grammi al giorno, che corrisponde a un cucchiaino da caffè (consumo medio di sale al giorno: uomini 10,9 gr/donne 8,6 gr). Ridurre il consumo di sale con la dieta è dunque il primo passo da compiere per raggiungere importanti traguardi di salute. Grazie a nuovi cibi da chef a ridotto contenuto di sale, da oggi conciliare un’alimentazione sana e controllata con il gusto della buona tavola è un piacere: con DAL GUSTO, nasce il primo marchio italiano che seleziona e distribuisce specialità gastronomiche di eccellenza a ridotto contenuto di sale, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Un ricco catalogo di proposte offre un’appetitosa scelta sia a chi, attento al proprio benessere, desidera mantenere uno stile di vita sano, sia a quanti, per ragioni di salute, devono seguire una dieta povera di sale, ma senza rinunciare al sapore.

Nel video:

  • Diana SCATOZZA
    Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Farmacologia Clinica
  • Giuseppe UCCELLI
    Responsabile Search&Selection Dal Gusto
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