Tossina botulinica contro l’emicrania

L’emicrania cronica è caratterizzata da un dolore che si protrae per più di 15 giorni al mese colpisce circa due persone su cento.
Chi ne è colpito spesso fatica a trovare una terapia efficace
Chi però si rivolge a centri specialistici può trovare una soluzione. Si tratta della tossina botulinica di tipo A, una proteina naturale che inibisce la produzione di neurotrasmettitori infiammatori e quindi la trasmissione dello stimolo doloroso.
Piccole iniezioni di tossina botulinica nelle zone comprese tra fronte, testa e collo hanno dimostrato di essere efficaci nella riduzione della percezione del dolore emicranico con una ritrovata qualità della vita per chi ne soffre.
La tossina botulinica di tipo A è una proteina naturale che inibisce la produzione di neurotrasmettitori infiammatori e quindi la trasmissione dello stimolo doloroso. L’ iniezione di tossina botulinica nelle zone comprese tra fronte, testa e collo ha dimostrato di essere efficace nella riduzione della percezione del dolore emicranico.
La tossina botulinica, il cui utilizzo più conosciuto è quello di spianare le rughe d’espressione sulla parte superiore del volto, è un trattamento sicuro ed efficace per l’emicrania cronica e altre condizioni neurologiche (l’emicrania cronica è caratterizzata da cefalee di durata uguale o superiore ai 15 giorni al mese, di cui almeno 8 giorni con emicrania).
Recentemente è stata inserita nelle linee guida dell’American Academy of Neurology, dove si raccomandano iniezioni di un particolare tipo di botulino, la tossina botulinica di tipo A (Onabotulinum Toxin A), nel trattamento di questa malattia che colpisce 800 mila italiani. Nelle nuove linee guida, apparse sulla rivista Neurology e approvate anche dall’American Association of Neuromuscular and Electrodiagnostic Medicine e dall’American Society of Plastic Surgeons, il botulino è raccomandato per «sicurezza» ed «efficacia» nell’emicrania cronica ma anche nella terapia di distonia cervicale, blefarospasmo e spasticità negli adulti.
Già da alcuni anni l’emicrania viene trattata con successo, anche in Italia, con la tossina botulinica di tipo A.
La pratica clinica dei maggiori centri italiani che effettuano il trattamento con tossina botulinica di tipo A (Onabotulinum Toxin A), induce oggi a pensare che ci sia una maggiore efficacia nei pazienti in cui il trattamento è avvenuto in fase precoce, vicino ai primi episodi di emicrania cronica.
Oggi il trattamento con tossina botulinica di tipo A vede nuovi favorevoli orizzonti terapeutici anche al di fuori dei ristretti ambiti universitari e ospedalieri.

Nel video:

  • Licia GRAZZI
    Medico Neurologo Istituto Besta Milano
  • Bruno COLOMBO
    Medico Neurologo Ospedale San Raffaele Milano
  • Domenico D’AMICO
    Medico Neurologo Istituto Besta Milano
Total
982
Condivisioni
Articolo Precedente

Come affrontare le apnee notturne

Articolo Successivo

Psoriasi, chiedi al tuo dermatologo

Articoli correlati