Colesterolo da tenere sotto controllo

Oltre un miliardo di euro di soli costi diretti sanitari, con la voce ospedalizzazioni che pesa il 96%: questa la dimensione economica delle ipercolesterolemie sul sistema sanitario. L’Istituto Superiore di Sanità stima che in Italia il trend di prevalenza dell’ipercolesterolemia sia in crescita del 28,7% negli ultimi anni, ma il dato più allarmante è che circa il 40% non è consapevole di avere livelli di colesterolo non a norma e solo il 24% degli uomini e il 17% delle donne è trattato efficacemente. Gli elevati livelli di colesterolo LDL sono in assoluto il primo fattore di rischio per le cardiopatie ischemiche, davanti a fumo, diabete, ipertensione e obesità. Le cardiopatie ischemiche rappresentano la prima causa di morte (20%) all’interno delle malattie cardiovascolari, che a loro volta continuano ad essere la prima causa di morte nel mondo occidentale.
Sebbene le statine riescano a tenere sotto controllo il colesterolo nella gran parte dei casi, esistono ancora popolazioni di pazienti ad alto rischio che non raggiungono livelli di colesterolo LDL ottimali. Gli ultimi dati real world, evidenziano una gestione dell’ipercolesterolemia con contorni ancora preoccupanti: il 34% dei pazienti con diagnosi certa o probabile di ipercolesterolemia familiare (prevalenza in Italia tra 1:200 e 1:500 abitanti) non viene trattato con farmaci ipolipidemizzanti. Anche per un’altra categoria di pazienti a rischio cardiovascolare molto alto (identificati come soggetti che hanno subito un ricovero per evento cardiovascolare) la realtà non sembra cambiare: quasi il 40% subisce entro un anno dal primo evento un nuovo ricovero per cause cardiovascolari, eppure il 36,7% di questi pazienti non ha ricevuto una prescrizione di statina e/o ezetemibe nei tre anni di follow up dal primo evento; il 69,7% dei pazienti ad alto rischio e l’85,2% dei pazienti a rischio molto alto non riesce a raggiungere i target terapeutici di colesterolo LDL. Quello che emerge in sintesi è che una fetta sorprendente di pazienti affetti da ipercolesterolemia è largamente sottotrattata e non raggiunge il proprio target terapeutico. Sono i pazienti a rischio alto e molto alto di incorrere in eventi cardiovascolari quelli con il maggior bisogno clinico non soddisfatto:

  • il 53% dei pazienti con evento cv pregresso non è a target con le attuali terapie
  • il 50% dei pazienti con ipercolesterolemia familiare non è a target con le attuali terapie

“Abbiamo da poco completato e inviato al Ministro della Salute e all’AIFA – ha commentato il Prof. Michele Massimo Gulizia, Presidente ANMCO – il Documento di Consensus Intersocietario tra ANMCO, Istituto Superiore di Sanità e altre 16 società scientifiche dal titolo “Colesterolo e rischio cardiovascolare: percorso diagnostico e terapeutico in Italia”. Si tratta di un documento antesignano, il primo in Italia che, in maniera univoca e condivisa tra tutti gli specialisti che curano pazienti affetti da malattie cardiovascolari associate a ipercolesterolemia, disegna in modo chiaro e scientificamente comprovato il percorso diagnostico e terapeutico che il paziente con ipercolesterolemia deve assolutamente raggiungere in Italia. Il documento che abbiamo realizzato analizza il ruolo dell’ipercolesterolemia nella genesi della malattia cardiovascolare aterosclerotica con particolare attenzione ai livelli individuali di rischio cardiovascolare. Un’attenta disamina è stata riservata al complesso dei provvedimenti terapeutici potenzialmente efficaci per una riduzione dell’ipercolesterolemia e quindi per il conseguente contenimento del rischio cardiovascolare: dalla dieta al movimento aerobico, dalla riduzione dei fattori di rischio alla terapia con le statine e con gli inibitori del riassorbimento del colesterolo, fino alla nuova classe di farmaci inibitori dell’enzima PCSK9 che rappresentano l’ultima innovazione terapeutica grazie alla quale contrastare in maniera efficace l’ipercolesterolemia dei soggetti intolleranti e con gravi forme familiari”.

Nel video:

  • Daniela Bianco
    Responsabile Area Healthcare European House Ambrosetti
  • Francesco Mennini
    Docente di Economia Sanitaria Università di Roma Tor Vergata
  • Michele Massimo Gulizia
    Presidente Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri
  • Marco Salvetti
    Docente di Neurologia Università La Sapienza Roma
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