6 aprile 2012 –
Piano di prevenzione contro gli arresti cardiaci
Si chiama ‘Crema vita’ il progetto che vede la città di Crema assumere il ruolo e la responsabilità di realtà pilota in Lombardia. Si tratta di venti defibrillatori semiautomatici dislocati in altrettanti punti della città e affidati a ‘laici’, ovvero volontari – adeguatamente formati – che nella vita svolgono un lavoro estraneo all’ambiente ospedaliero. Se l’arresto cardiaco, a Crema come nel resto del mondo industrializzato, è responsabile del 60% dei decessi e si verifica in ambienti extraospedalieri, ecco allora che i tempi di intervento diventano determinanti. Ogni minuto di ritardo determina un sette per cento in più di persone compite da arresto cardiaco che perde la vita. Se la defibrillazione avviene entro 5 minuti dall’arresto la percentuale di sopravvivenza è elevata (fino al 50%) con buon recupero funzionale, anche neurologico, a distanza.