Il sonnellino pomeridiano può indicare problemi metabolici

Un pisolino di novanta minuti sembra associato ad un rischio maggiore del 50% di sviluppare la sindrome metabolica; un breve riposo di trenta minuti pare invece diminuire il rischio.

Sono queste le conclusioni di un’indagine presentata all’American College of Cardiology di Chicago.

La sindrome metabolica non è una malattia, ma un insieme di fattori di rischio che predispongono una persona a determinate patologie come diabete, problemi cardiovascolari e steatosi epatica (o fegato grasso). Gli studiosi hanno mostrato che una siesta di almeno un’ora può aumentare del 46% il rischio di soffrire di diabete (una sorte che aumenta fino al 56% in coloro che conducono anche una vita sedentaria).

Non si tratta del primo studio sul tema. Già nel 2015 una ricerca giapponese ha mostrato che un riposo pomeridiano di più di sessanta minuti aumenta dell’82% il rischio di soffrire di problemi cardiovascolari.

I disturbi legati al sonno sono un problema diffuso: il Centers of Disease Control and Prevention (CDC) ha stimato che il 25% degli americani soffre di mancanza di sonno e ben il 10% di insonnia cronica.

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