L’anello vaginale protegge dall’HIV rilasciando una sostanza in grado di impedire la riproduzione del virus.
È questa la conclusione di una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine, che mostra come le donne che utilizzano l’anello anticoncezionale siano esposte ad un rischio minore del 27% rispetto alle donne che non lo utilizzano; un beneficio che sale fino al 61% nelle donne con più di 25 anni.
I ricercatori hanno inoltre evidenziato come l’anello non abbia particolari effetti positivi nelle ragazze tra i 18 e 21 anni. Che ci sia un collegamento tra i comportamenti di queste giovani donne e il fatto che manchi la protezione dell’anello? La parola spetta a future ricerche.
Infine, il trattamento con l’anello vaginale non evidenzia effetti collaterali e non incide, nelle donne che hanno già una diagnosi di HIV, sulla frequenza di resistenza al virus.
Sono ricerche importanti soprattutto in considerazione del fatto che solo nel 2014 si sono registrati ben ventisei milioni di casi di HIV nell’Africa sub-sahariana, la metà dei quali riguardanti donne. Ma il problema non riguarda solo i paesi in via di sviluppo: negli Stati Uniti si stimano 1.218.400 persone con più di 13 anni affette da HIV, il 12,8% dei quali risulta inconsapevole di vivere tale condizione.