Presentata la ricerca ‘Vivere la città con la sclerosi multipla‘, firmata da Eurisko nell’ambito del laboratorio ‘Smart cities e sclerosi multipla‘ promosso da Biogen. I risultati sono stati il punto di partenza per un laboratorio multidisciplinare coordinato dall’architetto e ingegnere Carlo Ratti, direttore del Mit Senseable City Lab di Boston negli Usa, dedicato al passaggio dalla ‘Smart city‘ alla ‘Sensible city‘. Perché una città è davvero ‘intelligente’ quando sa mettersi al servizio del superamento della disabilità.
Dalle riposte di pazienti e caregiver interpellati emerge la necessità di un ripensamento strutturale, di una rappresentazione e una comunicazione dei percorsi, di una semplificazione generale che migliori i modi e i tempi dell’assistenza. La città dei sogni è dunque liscia e orizzontale, progettata ascoltando la voce di chi le barriere architettoniche le deve superare ogni giorno. Ma la città ideale è anche ‘mappata‘, con luoghi e strutture recensite in base al grado di accessibilità, individuando alternative e soluzioni.
Ecco le 5 regole d’oro emerse dal confronto tra pazienti, familiari, studenti di architettura, design, medicina e fisiatria: 1) La Sensible city deve essere un abito su misura per tutti. Atomi e bit si mettono al servizio della disabilità per superare le barriere fisiche e includere in ogni aspetto i portatori di disabilità; 2) La ‘città del buon senso‘ non si ferma agli spazi civici, ma pervade il privato proponendo un sostegno adeguato ai disabili anche nei contesti lavorativo, relazionale e ludico-ricreativo; 3) Le istituzioni e le amministrazioni sono tenute a guidare il processo, ma anche le imprese possono fare la loro parte in un’ottica di innovazione sociale d’impresa; 4) I portatori di disabilità e le associazioni pazienti devono essere parte attiva del processo, portando proposte costruttive e non arrendendosi alla minaccia di isolamento; 5) Senza l’impegno di tutti i cittadini, la Sensible city non può esistere.
Nel video:
- Carlo Ratti
Direttore MIT Senseable City Lab di Boston- Giancarlo Comi
Centro Sclerosi Multipla Ospedale San Raffaele Milano- Giuseppe Banfi
AD Biogen