Diabete di tipo 1, terapia più semplice grazie a un cerotto

Il microinfusore in 10 punti

    • Il diabete di tipo 1, detto anche diabete giovanile per la sua precoce insorgenza, è una patologia autoimmune che colpisce circa 250-300 mila italiani.
    • Il microinfusore-cerotto senza cateteri mylife™ OmniPod®, è un piccolo apparecchio portabile, delle dimensioni di un cellulare, che contiene un serbatoio riempito esclusivamente di insulina ad azione rapida, collegato a un tubicino, che termina con un ago da inserire sotto la cute dell’addome o di altre parti del corpo.

  • Compatto, piccolo (3,9 x 5,2 x 1,45 cm), leggero (solo 25 g), munito di un adesivo resistente e flessibile, il dispositivo è anche impermeabile e pertanto non richiede di essere scollegato, se immerso in acqua.
  • Il sistema mylife OmniPod è composto da due elementi: Il Pod e il PDM Personal Diabetes Manager.
  • Il Pod contiene il serbatoio di insulina, la pompa e il set di infusione.
  • Il PDM è il comando remoto col quale è possibile gestire il Pod. Al suo interno sono registrati tutti i dati della terapia e le informazioni provenienti dal serbatoio.
  • Il PDM comunica con il Pod mediante tecnologia wireless, grazie alla quale la gestione del diabete risulta semplice e meno “visibile”.
  • Il Pod può contenere fino a 200 unità di insulina: per funzionare necessita di almeno 85 unità. Può essere riempito con la quantità di insulina necessaria a chi lo indossa.1-diabete
  • “La terapia insulinica nei bambini e adolescenti è più complessa che negli adulti. Il microinfusore può risolvere queste difficoltà: permette di infondere dosi minime d’insulina e praticare boli insulinici ad ogni spuntino, pasto o in caso di glicemie elevate, in maniera riservata e senza iniezioni.”, sottolinea Giuseppe Lepore, Dirigente Medico USC Malattie Endocrine e Diabetologia, AO Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Responsabile Ambulatorio Tecnologia e Diabete.
  • La persona con diabete tipo 1 non vive sotto una campana di vetro, è un attore sociale a pieno titolo con attività lavorativa, famiglia, relazioni e tempo libero. Credo si possa ipotizzare un effetto positivo anche sull’equilibrio psicologico della persona, dovuto all’inserimento automatico e praticamente indolore della cannula morbida e alla semplicità d’uso dello strumento”, afferma Egidio Archero Presidente FAND – Associazione Italiana Diabetici.

Nel video intervistati:
Giuseppe Lepore, Dirigente Medico Diabetologia Ospedale Papa Giovanni XXIII – Bergamo
Egidio Archero, Presidente FAND Associazione Italiana Diabetici

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