La chirurgia mininvasiva nella cura dei tumori di testa e collo e l’evoluzione dell’“orecchio bionico” grazie agli impianti cocleari sono stati i temi del Meeting internazionale “Chirurgia mininvasiva in ORL”, in programma a Trieste. Filo rosso del Forum sono state le strette correlazioni fra invecchiamento della popolazione, sordità e aumento della demenza. «Il calo uditivo comporta modificazioni strutturali e funzionali cerebrali che favoriscono il declino cognitivo e il rischio di demenza» spiega Giancarlo Tirelli, Direttore della Clinica Otorino Laringoiatrica di Trieste e promotore del meeting. «Un caso di demenza su tre può essere attribuito a un deficit uditivo. I dati italiani indicano che l’ipoacusia colpisce oggi il 12% della popolazione italiana (circa sette milioni di cittadini), con percentuali che salgono nella terza età.
Una risposta a questa situazione sono la chirurgia mininvasiva e la frontiera avanzata dell’“orecchio bionico” con impianto cocleare, un dispositivo elettronico che consente di ripristinare l’udito anche in casi di perdita grave e profonda della funzione uditiva. Gli impianti cocleari hanno quasi settant’anni di storia, ma oggi grazie all’elettronica e alla robotica sono più precisi, sicuri, restituendo la funzione uditiva e una migliore qualità di vita. In particolare il meeting ha sottolineato l’evoluzione tecnologica degli impianti cocleari e la loro diffusione anche tra le persone adulte.
«L’evoluzione tecnologica ha favorito la diffusione e l’accettazione degli impianti cocleari e oggi sono attivi gruppi di pazienti che condividono informazioni, esperienze e testimonianze sul sito internet hearpeers.medel.com» conferma Annalisa Gatto, Responsabile Impianti Cocleari Cattinara ASU GI Trieste.
Nel video:
- Giancarlo TIRELLI, Direttore della Clinica Otorino Laringoiatrica di Trieste
- Annalisa GATTO, Responsabile Impianti Cocleari Cattinara ASU GI Trieste
- Gionata CONNI, Marketing Manager MED-EL Italia