La Fibrillazione Atriale è la forma più diffusa di aritmia cardiaca ed è una delle patologie cardiache a maggior rischio di tromboembolie sistemiche e di ictus.
I pazienti con Fibrillazione Atriale Non Valvolare presentano infatti un rischio fino a cinque volte superiore di sviluppare un ictus.
I principali sintomi della fibrillazione atriale (fonte: www.stopfa.org):
– Palpitazioni, cioè la sensazione di battito irregolare e accelerato
– Dispnea: l’affanno, la difficoltà a respirare sotto sforzo
– Astenia, ovvero il facile affaticamento
– Vertigini, forti giramenti di testa
– Sincope: svenimento
– Angina pectoris: dolori toracici e senso di costrizione al petto
Cosa fare per tenerla sotto controllo:
– Controllare, passati i 50 anni di età, il battito cardiaco dal polso una volta al giorno
– Misurare la pressione arteriosa una volta a settimana
Oggi nuovi farmaci, come apixaban, un anticoagulante orale, possono ridurre questo rischio. Apixaban è rimborsato in Italia per la prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da Fibrillazione Atriale Non Valvolare, che presentino uno o più dei seguenti fattori di rischio: un precedente ictus o un attacco ischemico transitorio (TIA), età pari o superiore ai 75 anni, ipertensione, diabete mellito, scompenso cardiaco sintomatico.