Al via il progetto “Empatia, un giorno con il diabete”

Parte oggi la campagna ‘Empatia, un giorno con il diabete’, realizzata da Diabete Italia e Personalive con il contributo non condizionante di Roche, ideata per evidenziare i bisogni, le criticità e i disagi pratici ed emotivi che possono emergere nell’esperienza quotidiana di una persona con diabete. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, favorire l’integrazione delle persone con diabete in tutti i contesti quotidiani di vita, come il lavoro, la scuola o l’università e lo sport. Questo progetto si lega al tema chiave della Giornata Mondiale del Diabete 2024/25, “Let’s talk about well-being for a better diabetes life”, identificato proprio a partire dalla necessità di costruire consapevolezza rispetto all’impatto psicologico ed emotivo del diabete sul benessere della persona e all’importanza di rendere questi aspetti centrali nella gestione della patologia.

Infatti, secondo l’lnternational Diabetes Federation (IDF) il 28 per cento delle persone con diabete ha difficoltà a mantenere un atteggiamento positivo nei confronti della propria condizione, il 63 per cento afferma che la paura di sviluppare complicanze influisce negativamente sul proprio benessere e il 36 per cento sperimenta ansia a causa della malattia. Infatti, risulta che una persona su quattro con diabete di tipo 1 e una su cinque con diabete di tipo 2 soffre di stress e ansia, che possono portare a depressione e a un rapporto complicato con il cibo e con i farmaci, soprattutto con l’insulina.

«Tenere monitorata la glicemia, controllare l’assunzione calorica, praticare attività fisica e seguire terapie che spesso richiedono l’assunzione di diversi farmaci in più ore del giorno sono tutte azioni che possono avere un forte impatto nella quotidianità delle persone con diabete e comprometterne il benessere psicologico», spiega Antonio Rossi, Responsabile Unità di Medicina Generale a indirizzo Endocrino Metabolico I.R.C.C.S. Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, Milano; Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche, Università degli studi di Milano. «Depressione e disturbi del comportamento alimentare sono solo alcuni dei disagi di natura psicologica con cui spesso convivono le persone con diabete, che, oltre alle evidenti ripercussioni sul benessere della persona, possono avere anche un impatto negativo nella gestione della malattia. Infatti, secondo uno studio dell’Università di Bologna e pubblicato su Acta Diabetologica, le persone con diabete e depressione hanno un rischio 1,6 volte maggiore di andare incontro a complicanze metaboliche nel lungo termine e di 2,3 volte superiore di complicanze acute nel giro di 3 anni».

Il progetto “Empatia, un giorno con il diabete” vedrà il coinvolgimento di persone ‘sane’ che, per una giornata, dovranno “mettersi nei panni” di una persona con diabete, tenendo monitorata la glicemia. Durante questa giornata, ai partecipanti sarà anche richiesto di raccontare l’esperienza restituendo il proprio percepito a livello emotivo e funzionale. I dati raccolti saranno poi analizzati con l’obiettivo di condividere evidenze strutturate con l’opinione pubblica, gli operatori sanitari e le istituzioni.

«Siamo orgogliosi e felici dell’avvio di questo progetto nato non solo per sensibilizzare, ma anche per promuovere una maggiore consapevolezza su un tema così importante come il benessere psicologico ed emotivo delle persone con diabete», dice Marcello Grussu, Vicepresidente di Diabete Italia. «Il malessere che può insorgere dopo una diagnosi difficile come quella di diabete non può e non deve essere ignorato, soprattutto per le conseguenze più profonde che può avere sulla persona. Le soluzioni tecnologiche per il monitoraggio in continuo del glucosio oggi disponibili possono consentire alle persone con diabete di gestire la malattia in modo sempre più personalizzato e di convivere con maggiore serenità con la propria condizione, ma c’è ancora tanto da fare in termini di equità e tempestività di accesso all’innovazione. Attraverso questo progetto, speriamo di dare un contributo concreto affinché le persone con diabete si sentano sempre meno sole e possano essere superate quelle barriere che ancora oggi limitano la loro qualità di vita».

Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito del progetto ‘Empatia, un giorno con il diabete’ o l’articolo dedicato all’interno della sezione Storie di roche.it.

Total
0
Condivisioni
Articolo Precedente

Artrite reumatoide, la personalizzazione della cura migliora la qualità di vita

Articolo Successivo

Giornata mondiale dell’ictus: i bisogni di chi vive con spasticità post-ictus

Articoli correlati