Gaetano Biallo nominato Direttore Generale di AIL, Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma

Gaetano Biallo, in qualità di Direttore Generale di AIL, si occuperà dell’attuazione dei piani e dell’indirizzo degli Organi dell’Associazione, della programmazione e gestione economico-finanziaria e della promozione di accordi e collaborazioni con Enti di livello istituzionale comunitario, nazionale e locale, nonché con aziende private e commerciali, del supporto per la definizione e l’attuazione degli obiettivi strategici pluriennali e operativi annuali dell’Organizzazione.

Al neoeletto Direttore Generale spetterà, inoltre, il compito di mantenere i contatti con le sezioni AIL presenti sul territorio in modo da sostenerle nella gestione dei rapporti con la sede nazionale e di affiancare il Presidente nei rapporti con le organizzazioni pubbliche e private di donatori e di Ricerca Scientifica, con gli organi di stampa, con le società scientifiche e farmaceutiche, con le associazioni di volontariato e con le Amministrazioni dello Stato.

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Il linfoma mantellare è un linfoma non-Hodgkin a cellule B che rappresenta il 3-6% dei linfomi non-Hodgkin e presenta generalmente un decorso clinico aggressivo. Ora una immunoterapia cellulare basata sull’utilizzo di cellule CAR-T, denominata KTE-X19, ha ricevuto da AIFA l'autorizzazione alla rimborsabilità per il trattamento di pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario. “La disponibilità di questa prima terapia cellulare per il linfoma mantellare recidivante o refrattario fornisce un’opzione importante per i pazienti” ha dichiarato Paolo Corradini, Direttore della Divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano. “Al momento le opzioni di trattamento per questi pazienti, la cui malattia progredisce dopo le terapie iniziali, sono pressoché nulle. Esiste quindi una sentita necessità di nuove opzioni terapeutiche. Gli elevati tassi di risposta osservati supportano il potenziale di KTE-X19 come terapia efficace per le persone affette da linfoma mantellare recidivato o refrattario, con un profilo di sicurezza gestibile”.
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