Mal di schiena, mal di testa, dolori ai muscoli o alle ossa: quasi un italiano su tre soffre di dolore cronico. Eppure secondo un’indagine realizzata dall’agenzia di ricerche Elma Research, le persone sottovalutano questa vera e propria patologia, con un notevole ritardo diagnostico.
«Il dolore cronico è definito come un dolore persistente, continuo o ricorrente, che dura da più di 3 mesi. Diversamente dal dolore acuto, che è provocato da una specifica malattia o lesione, il dolore cronico perde la connessione con la sua causa iniziale e può diventare esso stesso malattia” spiega Maria Caterina Pace, Ordinario di Anestesia e Rianimazione, Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli di Napoli, Past President AISD. «È quindi fondamentale che il dolore venga riconosciuto e trattato fin dal suo esordio nell’ambito di una presa in carico globale secondo le linee guida diagnostico-terapeutiche legate alle specifiche condizioni di dolore».
Il dolore cronico è una condizione diffusa, ma di cui si parla poco. Per questo l’azienda farmaceutica Sandoz lancia la campagna “E tu sai cosa si prova? Superare il dolore si può”, con un video interpretato dalla coppia comica Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, disponibile sulla pagina web sandoz.it/scelte-di-salute. Obiettivo: informare in maniera corretta e allo stesso tempo semplice e diretta i cittadini su cosa sia il dolore cronico, perché è importante non sottovalutarlo e cosa si può fare per superarlo. Protagonista della campagna un video ironico interpretato dalla coppia comica Corrado Nuzzo e Maria Di Biase che, oltre a essere lanciato sui profili social degli artisti, approderà in autunno nelle sale cinematografiche italiane. A questo si aggiungono le informazioni presenti sulla pagina web “Scelte di Salute” https://www.sandoz.it/scelte-di-salute e materiali informativi che verranno distribuiti nelle farmacie a partire dal prossimo settembre.
Nel video:
Sara CARLONI
Direttore di ricerca quantitativa Elma Research
Mauro NOVIELLO
Head BU Retail & Specialty di Sandoz
Maria Caterina PACE
Ordinario di Anestesia e Rianimazione – Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli di Napoli