Gli inquinanti sembrano diventare più aggressivi rispetto a pochi anni fa, favorendo la comparsa di malattie respiratorie, cardiocircolatorie, tumori. Sono quindi necessari interventi decisi per la riduzione delle cause inquinanti, come il traffico, il riscaldamento degli edifici, i fumo industriali. E’ questo il messaggio lanciato dal convegno RespiraMI, organizzato a Milano da Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano e promosso Fondazione Internazionale Menarini.
Pier Alberto Bertazzi, direttore della Clinica del Lavoro del Policlinico di Milano, ha presentato i risultati di una ricerca in Lombardia in cui si documenta il legame tra il superamento dei livelli soglia di Pm10 e NO2, e il numero di decessi che si registrano ogni anno per cause cardiache, per malattie cerebro-vascolari e per problemi respiratori. «Una riduzione del 20% delle concentrazioni di questi due inquinanti è raggiungibile, e determinerebbe una riduzione della mortalità a breve termine e dei ricoveri ospedalieri del 30%» spiega Bertazzi.
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