Giornata mondiale di consapevolezza sul linfoma: non lasciamo i pazienti da soli

In occasione della Giornata mondiale di consapevolezza sul linfoma (WLAD -World Lymphoma Awareness Day), La Lampada di Aladino onlus lancia oggi un video, realizzato con l’agenzia di stampa ANSA, per raccontare l’importanza di essere al centro del proprio percorso di cura, sottolineando il ruolo fondamentale che svolgono le Associazioni di pazienti in questo processo di consapevolezza ed empowerment.

Secondo i dati dell’ultimo registro AIRTUM, sono oltre 15.000 le nuove diagnosi di linfoma in Italia. Di queste, circa 2.150 riguardano il linfoma di Hodgkin, con una sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi pari all’82% nei maschi e 87% nelle femmine. Circa 13.200 sono invece le nuove diagnosi riguardo i linfomi non Hodgkin, con una sopravvivenza che, a 5 anni dalla diagnosi, si attesta al 64% nei maschi e al 67% nelle femmine.

“Sopravvivenza e guarigione – sottolinea Davide Petruzzelli, Presidente e fondatore de La Lampada di Aladino Onlus – sono concetti molto complessi, perché la qualità della vita non corrisponde alla quantità della vita. La velocità dell’innovazione terapeutica, che sta cambiando positivamente la storia di queste patologie, purtroppo non va di pari passo con la presa in carico della persona. Il dibattito sulla personalizzazione della cura non deve essere semplificato né ristretto al solo ambito terapeutico, ma – continua Petruzzelli – deve comprendere la presa in carico globale della persona. Solo così potremo dare al paziente gli strumenti per essere al centro di un percorso di cura costruito su misura”.

Nel video, attraverso la testimonianza di Mirco, annientato a soli 24 anni dalla diagnosi di linfoma, si ripercorre la storia dell’Associazione e di Davide Petruzzelli, ex malato oncologico che ha scelto di rimanere accanto ai pazienti, di farne la sua missione. Proprio grazie all’Associazione, con il progetto OSIO – Orientamento e Supporto Individualizzato al paziente Oncoematologico (OSIO), è stato possibile quel processo di empowerment del paziente che si traduce in un percorso di cura personalizzato.

Il progetto OSIO è stato realizzato grazie al contributo di Gilead Sciences nell’ambito del Community Award Program, Bando di concorso riservato alle associazioni pazienti italiane nell’area delle malattie infettive e oncoematologiche. Un’iniziativa che celebra quest’anno la sua decima edizione.

“Il tema del ‘curare la persona’, oltre il cancro, rappresenta la mission e la vision che la nostra Associazione persegue dal 2000. Eravamo un gruppo di ragazzi malati di tumore quando abbiamo deciso di fondare la casa dei malati di cancro”. Così, Petruzzelli racconta lo spirito con cui è nata la Onlus.

Questa casa è il Centro P.A.R.O.L.A. – Prevenzione Assistenza Riabilitazione Oncologica Lampada di Aladino, un poliambulatorio e centro di riferimento per il paziente oncologico all’interno del quale si offre assistenza globale, mettendo a disposizione, at­traverso il lavoro di un’equipe multidisciplinare, una modalità di supporto individualizzato.

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