Dolutegravir più lamivudina: efficaci per il trattamento dell’HIV

ViiV Healthcare, azienda globale specializzata nell’HIV a maggioranza GSK, in partecipazione con Pfizer Inc. e Shionogi Limited, ha reso noti oggi al congresso HIV Glasgow 2020 i risultati a 96 settimane dello studio TANGO da cui si osserva che il regime a 2 farmaci (2DR) costituito da dolutegravir/lamivudina ha continuato a mostrare un’efficacia non inferiore rispetto alla continuazione di un regime a base di tenofovir alafenamide fumarato (TAF) di almeno tre farmaci in adulti virologicamente soppressi con HIV-1 che non hanno in precedenza sperimentato fallimento virologico. I dati dello studio hanno rivelato che nessun partecipante trattato con dolutegravir più lamivudina (0/369, 0%) e tre partecipanti (3/372, <1%) trattati con il regime basato su TAF è andato incontro a fallimento virologico definito dal protocollo, e nessun partecipante ha sviluppato mutazioni di resistenza al fallimento.

Professor Stéphane De Wit, M.D., Head, Infectious Diseases, Saint Pierre University Hospital, Brussels, and investigator for the TANGO study, ha commentato: “Per i medici che hanno atteso dati a lungo termine del regime dolutegravir / lamivudina in adulti con HIV virologicamente soppressi, i risultati di TANGO a 96 settimane dimostrano il mantenimento del profilo di efficacia e resistenza osservato nelle precedenti presentazioni dei risultati dello studio. È anche significativo osservare che in uno studio pivotal così ampio, nessun partecipante ha sperimentato fallimento virologico nel corso dei due anni di studio. Questi dati ci aiutano ad approfondire la nostra conoscenza relativa a dolutegravir/lamivudina come regime completo e ad ampliare la sua solida base di evidenze, fornendo ai clinici maggiore sicurezza nello switch da regimi a 3 farmaci basati su TAF a dolutegravir/lamivudina”.

I risultati alla 96ma settimana dello studio TANGO hanno mostrato la non inferiorità del passaggio a dolutegravir/lamivudina rispetto alla continuazione del regime basato su TAF nell’analisi Intention to Treat-Exposed (ITT-E) (definita come tutti i partecipanti randomizzati allo studio), sulla base della proporzione di partecipanti con plasma HIV-1 RNA ≥50 copie per mllilitro (c/mL) alla settimana 96 (fallimento virologico Snapshot: <1% vs 1%; differenza aggiustata: -0.8% [95% CI: -2.0%, 0.4%]).

Nell’analisi Per-Protocol (definita come partecipanti che hanno completato lo studio a 96 settimane), dolutegravir/lamivudina ha mostrato la superiorità rispetto al braccio dei regimi basati su TAF (0% vs 1%; differenza aggiustata: -1.1% [95% CI: -2.3%, -0.0%]).

La proporzione di partecipanti con HIV-1 RNA plasmatico <50 c/mL era alta in entrambi i bracci e ha dimostrato la non inferiorità nell’86% ([317/369] dei partecipanti nel braccio dolutegravir/lamivudina verso il 79% [294/372] nel braccio con regime basato su TAF; differenza aggiustata: 6,8% [IC 95%: 1,4%, 12,3%]).

Kimberly Smith, M.D., MPH, Head of Research &amp; Development at ViiV Healthcare, ha affermato: “I risultati odierni dello studio TANGO forniscono ulteriori evidenze che le persone che convivono con l’HIV possono tenere sotto controllo il proprio virus con un regime di 2 farmaci basato su dolutegravir, riflettendo in tal modo i risultati consistenti che stiamo osservando nelle coorti di esperienze real world. A seguito dei risultati di GEMINI 1 e 2 presentati all’inizio di questa settimana per il trattamento di adulti naïve, questi esiti continuano a supportare l’inclusione di dolutegravir / lamivudina quale terapia raccomandata nelle linee guida internazionali per il trattamento dell’HIV”.

La percentuale complessiva di eventi avversi (AE) è stata simile in entrambi i bracci dello studio, con più eventi avversi di grado 2-5 correlati al farmaco nel braccio di dolutegravir/lamivudina (6% [21/369]) rispetto al braccio del regime basato su TAF (2% [7/371]). Le percentuali di eventi avversi erano simili tra i bracci di trattamento sia alla settimana 48 sia alla settimana 96. I profili lipidici a digiuno erano simili ai risultati osservati alla settimana 48 e in generale a favore di dolutegravir/lamivudina: livello totale di colesterolo (TC), lipoproteine a bassa densità (LDL) e i trigliceridi hanno mostrato significative differenze a favore del braccio di dolutegravir/lamivudina, mentre le variazioni delle lipoproteine ad alta densità (HDL) hanno favorito in modo significativo i regimi a base di TAF, senza differenze nei rapporti TC/HDL tra i bracci. I risultati della settimana 96 hanno anche mostrato indicazioni di migliori esiti della funzionalità renale nel braccio dolutegravir/lamivudina; sono state osservate riduzioni della velocità del tasso di filtrazione glomerulare (GFR) da parte della cistatina-C in entrambi i bracci, con una diminuzione significamente minore nel braccio dolutegravir/lamivudina. Il significato clinico di questi cambiamenti nei biomarcatori non è noto.

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Rassegna stampa 9 ottobre 2020

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