Da sempre il vaccino antinfluenzale si conferma come un’opportunità per la prevenzione e gestione delle patologie cardiovascolari. Evidenze cliniche confermano l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale quale intervento di prevenzione secondaria dell’infarto miocardico che si colloca tra il 15 e il 45%, paragonabile a quella della cessazione dell’abitudine al fumo (32-43%), delle statine (19-30%) e degli antipertensivi (17-25%).
Ma quest’edizione della Giornata Mondiale del Cuore – che si celebra ogni anno il 29 settembre – non può certo sorvolare sull’importanza di un controllo e un intervento massiccio sulla popolazione a rischio cardiovascolare particolarmente esposta al rischio di infezioni come il COVID-19. Il primo messaggio, e appello, parte proprio dal vaccino antinfluenzale.
Inoltre, uno studio su circa 3 milioni di americani recentemente presentato al congresso della Società Europea di Cardiologia–ESC, dimostra che la vaccinazione antinfluenzale e quella antipneumococcica sono state associate a percentuali significativamente inferiori di morti intraospedaliere in pazienti con scompenso cardiaco.
VACCINATI E CON UNA “MANO SUL CUORE”
Malgrado il vaccino contro l’influenza stagionale venga perciò fortemente raccomandato dalle Autorità di Sanità pubblica e da molte linee guida, i tassi di copertura nei gruppi a rischio cardiovascolare rimangono in Italia molto bassi (31%), anche perché questa raccomandazione è intesa da questi pazienti utile per prevenire l’infezione influenzale e non anche per ridurre il rischio di patologie cardiache. Ma anche al di fuori dell’ambito cardiologico, malgrado il vaccino venga considerato economico, sicuro e sufficientemente efficace, le coperture sono inadeguate nella popolazione al di sopra di 65 anni (poco più del 50% si vaccina) età in cui, oltre a quelle cardiache, si riscontra maggior frequenza di patologie croniche quali quelle bronco-polmonari e il diabete.
‘Per queste categorie, vaccinarsi quest’anno contro l’influenza sarà ancora più importante a causa della pandemia da SARS-CoV-2,– spiega Luigi Biasio del Comitato Scientifico della Fondazione Giovanni Lorenzini (Milano e New York) – I motivi sono numerosi, a partire dalla riduzione dell’impatto sul sistema sanitario, alla protezione per gli individui più fragili e poi anche alla possibile riduzione della mortalità e morbilità da COVID-19 nelle persone vaccinate contro l’influenza”
USA IL CUORE PER FARE LE SCELTE MIGLIORI
Si deve fare ancora molto per aumentare la consapevolezza degli italiani sui fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e su quali siano le armi vincenti a disposizione per prevenirle. Questa è una priorità perché le malattie cardiovascolari, non dobbiamo dimenticarlo, rappresentano ancor oggi la prima causa di morte in Italia e nel mondo ed uccidono ogni anno 17,9 milioni di persone.
La World Heart Federation (WHF), in occasione della Giornata Mondiale per il Cuore, ha lanciato a tutti noi il messaggio “usa il tuo cuore”, per fare le scelte migliori per la società, i nostri cari e noi stessi.
“Scelte che riguardano l’uso della nostra testa, del nostro senso di responsabilità verso noi stessi e gli altri per sconfiggere le malattie cardiovascolari. L’esperienza del COVID-19, più o meno vicina a tutti noi, ha anche messo in luce l’importanza della prevenzione e di prendersi cura l’uno dell’altro, di fare scelte migliori a tutti i livelli: per ognuno di noi, le nostre famiglie e la nostra comunità- interviene Emanuela Folco, Presidente FIPC, Fondazione Italiana per il Cuore – E’ un invito a prendersi cura del proprio cuore seguendo una dieta sana, dicendo no al fumo e facendo attività fisica; è un invito ad ascoltarlo per seguire i controlli medici regolarmente e le terapie e le raccomandazioni sui vaccini dei nostri medici. E’ un invito a non esitare mai a chiamare i servizi di emergenza, se necessario; è un invito a usare il nostro cuore per partecipare diffondendo, a partire da questa Giornata, la voce della prevenzione.
LE INIZIATIVE SUL TERRITORIO
Gli stili di vita si consolidano al centro dei messaggi che FIPC insieme a Conacuore rinnova ogni 29 settembre per la Giornata Mondiale per il Cuore, la campagna promossa in tutto il mondo dalla World Heart Federation e coordinata in Italia dalla FIPC. Nel corso del mese di settembre (e anche oltre) sono molte le iniziative aperte al pubblico in forma gratuita, organizzate da associazioni di pazienti, ospedali, aziende sanitarie locali, enti pubblici e privati per sensibilizzare le persone a prendersi cura del proprio cuore.
Una Giornata Mondiale del Cuore che, insieme ai suoi partner e alle associazioni aderenti, vedrà la distribuzione di opuscoli informativi, e/o attività di informazione e prevenzione, compatibilmente con le disposizioni nazionali COVID-19 per tutelare la sicurezza delle persone.
“Questo opuscolo si conferma uno strumento utile per mettere in pratica le indicazioni suggerite che ciascuno dovrebbe fare con se stesso e con il proprio cuore – conclude Giuseppe Ciancamerla, Presidente di Conacuore – Siamo grati agli organizzatori di tutte le iniziative di informazione e sensibilizzazione che anche quest’anno verranno realizzate, nel rispetto delle disposizioni che garantiranno la sicurezza di tutta la popolazione”.
CUORE E COVID: 4 FATTORI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE
Al tempo del COVID-19, chi soffre di malattie cardiovascolari, oltre a dover gestire la complessità del trattamento (terapie, visite di controllo, ricoveri, etc.), rientra nella fascia più̀ a rischio di sviluppare forme gravi di infezione. Si aggiunge anche il fatto che dopo l’attacco del virus, il cuore potrebbe essere influenzato negativamente anche su persone senza precedenti condizioni cardiache, con potenziali danni a lungo termine. Ultimo, ma non ultimo, l’effetto della paura del virus che ha già portato a un netto calo delle visite ospedaliere da parte di pazienti cardiopatici per cure di routine e di emergenza.