Uno studio inglese ha dimostrato che nelle persone che hanno avuto l’influenza il rischio di morire di Covid-19 è più che raddoppiato.
Un’analisi dei casi da gennaio ad aprile 2020 della Public Health England (PHE) ha anche rilevato che le persone rimaste infettate dall’influenza e dal coronavirus sono più a rischio di malattie gravi. La maggior parte dei casi di co-infezione si sono verificati nelle persone anziane e più della metà di loro è morta.
I dati sono stati rilasciati quando la PHE ha lanciato un programma di vaccinazione antinfluenzale per l’Inghilterra che, questo inverno, interesserà 30 milioni di persone.
Jonathan Van-Tam, vice direttore medico PHE, ha dichiarato: “Sono state trovate prove emergenti che suggeriscono chiaramente che la co-infezione tra influenza e Covid-19 porta a esiti negativi. Ma la cosa importante è che per fortuna una di queste malattie è attualmente prevenibile grazie al vaccino“.
Lo studio ha esaminato dal 20 gennaio al 25 aprile 2020 un totale di19256 persone che sono state testate sia per l’influenza sia per il SARS-CoV-2.
Dei partecipanti allo studio, 58 avevano contratto entrambe le infezioni, tra le quali il tasso di mortalità era del 43,1% (25). Di coloro che sono morti, l’80% (20) aveva più di 70 anni.
“Effetto di interazione”
Le probabilità di morte erano 2,27 volte più elevate (intervallo di confidenza al 95% da 1,23 a 4,19) rispetto alle persone che avevano contratto solo il SARS-CoV-2. Gli autori hanno affermato che questo suggerisce “possibili effetti sinergici” nelle persone co-infettate.
Il rischio di risultare positivo per il SARS-CoV-2 era inferiore del 68% tra i casi positivi all’influenza. PHE ha affermato che ciò era coerente con i recenti risultati di New York, dove meno del 3% delle persone risultate positive per SARS-CoV-2 aveva una co-infezione con influenza, mentre il 13% di quelle negative per il SARS-CoV-2 era risultato positivo all’influenza.
Lo studio della PHE ha incorporato il ricovero in terapia intensiva e l’uso del respiratore come ulteriori indicatori di malattia grave. Combinando l’uso del respiratore o la morte in una variabile composita, le probabilità di morte erano 6,43 volte maggiori nelle persone con co-infezione (da 3,61 a 11,47) rispetto a quelle con nessuno dei due virus.
I risultati non sono stati in grado di distinguere tra un rischio ridotto di SARS-CoV-2 nelle persone infettate per la prima volta da influenza o viceversa.
Protezione contro l’influenza
PHE ha affermato che essere infettati da un virus respiratorio significava che le persone avevano meno probabilità di essere infettate da un altro a breve termine. Ma ha detto che erano necessarie ulteriori ricerche per comprendere la relazione tra influenza e SARS-CoV-2 dato che i due non si sono sovrapposti molto spesso.
Yvonne Doyle, direttore medico di PHE, ha dichiarato: “Ci sono alcune prove che suggeriscono che l’influenza, il Covid e altri virus possano concorrere tra loro. La coesistenza tra due virus può essere fatale. Le persone che hanno maggiori probabilità di contrarre più infezioni potrebbero essere proprio le persone che meno se lo possono permettere.”
Doyle ha affermato che i dati di PHE hanno fornito “un segnale importante” sulla necessità per le persone di proteggersi dall’influenza quest’anno. Ha aggiunto: “La maggior parte degli studi sulla correlazione tra influenza e covid sono casi clinici e possono essere soggetti a bias di pubblicazione, ma questo particolare lavoro ha esaminato i registri dei decessi, dei ricoveri e delle infezioni dei laboratori. Quindi, siamo abbastanza fiduciosi che rifletta ciò che era realmente accaduto”.