Chi soffre di depressione si sente molto spesso solo. Un senso di solitudine che può coinvolgere anche i familiari che si sentono impotenti, isolati, disorientati.
Per aiutare i pazienti e chi li assiste è nata Giada, una App per telefoni cellulari e smartphone, realizzata da Edra con il supporto di Lundbeck Italia e studiata con un gruppo di esperti delle principali società scientifiche di Psichiatria.
Grazie a Giada il paziente può descrivere il suo umore, attraverso una valutazione personale o un questionario di auto-valutazione. In questo modo il paziente può monitorare le evoluzioni nel tempo del proprio umore e condividere con il medico i risultati durante la visita successiva. Giada infatti è stata studiata per essere un valido supporto anche per il medico, che può quindi affidare a chi soffre di depressione e ai suoi familiari uno strumento di informazione, di aggiornamento e di monitoraggio dell’aderenza al trattamento, aspetto chiave per il recupero dello stato di salute.
Per questo Giada permette alla persona che soffre di depressione di monitorare la propria aderenza al trattamento, ricordando esattamente quale farmaco assumere, in quale dose e quando farlo. E anche il familiare e il medico possono verificare che il paziente stia seguendo la terapia.
Si tratta di una funzione molto importante, perché recenti dati dell’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali rivelano che la metà delle persone che inizia un trattamento psicofarmacologico lo interrompe dopo appena tre mesi.
Un abbandono che non avviene soltanto a causa degli effetti collaterali, ma anche perché il trattamento per la depressione inizia a funzionare e la persona che torna a sentirsi meglio decide in autonomia di interrompere la cura.
Giada è anche uno strumento per motivare il paziente a raggiungere nuovi traguardi. La app, in linea con il percorso terapeutico che si instaura con il proprio clinico, permette di identificare degli obiettivi nella sfera familiare, lavorativa e sociale e di monitorarne con regolarità i traguardi ottenuti
Nel video:
- Massimo DI GIANNANTONIO
Presidente eletto della Società Italiana di Psichiatria- Maria SIGNORELLI
Ricercatrice di Psichiatria dell’Università di Catania e Coordinatrice SIP giovani/blockquote>