Quale detergente per l’igiene intima

Protezione attiva e prolungata, rispetto del benessere intimo con una corretta idratazione e protezione dai fastidi come pruriti e bruciori. Sono queste le tre caratteristiche che deve avere un detergente intimo, secondo una ricerca promossa dall’azienda farmaceutica Mylan. Ed emerge anche il ruolo chiave del ginecologo come figura di rifermento importante nell’educare la propria paziente alla corretta igiene intima e nel fornire indicazioni sul prodotto da utilizzare. Quindi quale detergente intimo scegliere? 774 studi scientifici sulle proprietà del timolo danno grande rigore alle indicazioni su come scegliere il detergente ottimale.

Alessandra Graziottin, – Direttore del Centro di Ginecologia Ospedale San Raffaele Resnati di Milano ha sottolineato gli errori più comuni e le fake più diffuse, tra cui l’errore di chiamare “vagina” la vulva, ossia di chiamare i genitali esterni col nome di un organo interno. L’igiene della vulva è certamente un fattore di salute e benessere anche per la vagina e il suo microbiota: tuttavia le differenziano l’embriogenesi, le caratteristiche di struttura (cute vs mucosa) il pH, il microbiota che le abita e le funzioni che svolgono. Tra le fake più diffuse:
“Bisogna depilarsi completamente perché è più igienico”; in realtà questa pratica raddoppia il rischio di dolore vulvare e di infezioni, in particolare da HPV, come indicano recentissimi studi scientifici;
“Bisogna lavarsi spesso per pulire bene la pelle”: come lavarsi, quando, con che cosa e perché è molto più importante. Farlo poco o troppo e male può essere molto dannoso per la salute genitale e sessuale. 774 studi scientifici sulle proprietà del timolo e del carvacrolo danno grande rigore alle indicazioni su come scegliere il detergente ottimale e perché;
“I detergenti profumati e schiumogeni sono i migliori”. Attenzione: sono quelli che allergizzano di più!
“Lavarsi tanto previene le Malattie Sessualmente Trasmesse”: il realtà la lesione del biofilm, vivo e dinamico, che protegge la cute e la mucosa, causata da lavaggi frequenti e aggressivi, aumenta la probabilità di entrata dei germi.

Ha continuato la Graziottin: “Standard igienici inadeguati correlano con minori controlli sanitari e ginecologici, maggior rischio di patologie genitali e di Malattie Sessualmente Trasmesse (MTS); diagnosi più tardive. E sono anche specchio del rapporto che la donna ha con il mondo dei social e le molte fake del “Dr. Google”.
“Di converso, la qualità dell’igiene intima è uno specchio del rapporto che la donna ha con una appropriata cultura della salute. Questa modula poi il rapporto con il proprio corpo, con la propria sessualità, ma anche con la sessualità di coppia”.

Nel video:

  • Isabella CECCHINI
    Head of Primary Market Research IQVIA
  • Alessandra GRAZIOTTIN
    Direttore Centro di Ginecologia Ospedale San Raffaele Resnati di Milano
  • Anne-Marie VAN DE KIEFT
    Head of Marketing Mylan Italia
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