Il massiccio incremento dei casi di malaria nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) sta travolgendo i sistemi di cura e prevenzione esistenti. L’organizzazione medico-umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere chiede vengano dispiegate e rafforzate le misure di risposta a quest’emergenza.
La maggior parte dei centri sanitari e degli ospedali di MSF in RDC hanno registrato un marcato aumento nei casi di malaria, anche nella sua forma grave. In sei province (metà del vasto Paese), il numero di persone curate per la malaria nei progetti di MSF è cresciuto del 250% dal 2009. Questa epidemia è particolarmente allarmante a causa del numero elevato di pazienti affetti da malaria grave che necessitano di trasfusioni di sangue e ricovero urgente per l’anemia indotta dalla malattia. Di fronte a questa crisi su vasta scala, MSF ha annunciato di non essere in grado di rispondere da sola all’emergenza.
“Ma il trattamento al di fuori delle città resta particolarmente difficile, a causa dell’inaccessibilità geografica – dichiara Jorgen Stassijns, specialista di malaria per MSF – In alcune zone l’assistenza sanitaria è semplicemente inesistente. Anche quando il trattamento è disponibile, i farmaci sono talvolta inadeguati od obsoleti”.
In risposta alla massiccia epidemia, MSF ha inviato équipe mediche di emergenza aggiuntive in quattro province della RDC. Nel 2009, MSF ha curato più di 45.000 persone con la malaria. Nel 2011, sono state trattate più di 158.000 persone. Finora, nel 2012, sono state trattate più di 85.000 persone.
Mentre le cause esatte dell’epidemia restano incerte, questa nuova crisi si svolge nel contesto di un sistema sanitario gravemente carente di risorse a tutti i livelli. Il paese manca di farmaci adeguati, forniture mediche, e personale medico qualificato. La prevenzione della malaria e i sistemi di controllo sono carenti.
Per comprendere le cause dell’esplosione di quest’epidemia, MSF sta conducendo ricerche scientifiche
Nelle province del Nord e Sud Kivu, e recentemente nella zona nord della provincia del Katanga, anche l’insicurezza e i nuovi scontri in atto impediscono alle persone di accedere all’assistenza sanitaria. Nelle province di Maniema, Orientale, Equateur e Katanga, l’assenza di altri operatori medici e un sistema sanitario insufficiente, lasciano le persone vulnerabili alla malaria.
La risposta di MSF all’emergenza sta salvando vite a breve termine, ma nel lungo periodo l’organizzazione non può affrontare la crisi da sola. MSF esorta il governo congolese e le altre organizzazioni sanitarie (nazionali e internazionali) a prendere misure rapide e sostenibili di prevenzione e trattamento per combattere questo flagello.
La malaria è la principale causa di morte nella Repubblica Democratica del Congo e uccide circa 180.000 bambini sotto i cinque anni, ogni anno.
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