Fingolimod è la prima terapia orale approvata per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla ed è il primo di una nuova classe di composti chiamati modulatori dei recettori della sfingosina 1-fosfato (S1PR).
«Nei due anni successivi alla sua approvazione, fingolimod, primo trattamento orale per la sclerosi multipla in monosomministrazione giornaliera, ha avuto un ruolo molto importante nel rispondere ad un’esigenza medica non soddisfatta nella comunità di pazienti.
Gli ultimi dati disponibili a livello mondiale sulla somministrazione di fingolimod evidenziano che oltre 63.000 pazienti sono stati fino ad oggi trattati con il farmaco, nel corso degli studi clinici e nella fase successiva all’immissione in commercio.
Fingolimod si è dimostrato l’unico trattamento approvato in grado di diminuire in maniera costante tra i vari studi il tasso di perdita di volume cerebrale, il principale indicatore di disabilità a lungo termine misurabile alla Risonanza Magnetica (RM). I nuovi dati, ottenuti in studi con oltre 3.600 pazienti affetti da SM recidivante e presentanti in occasione del 65° Meeting annuale della American Academy of Neurology (AAN), dimostrano che fingolimod riduce il tasso di perdita di volume cerebrale di circa un terzo rispetto a interferone beta-1a IM o a placebo. I pazienti di uno studio di fase II che hanno proseguito il trattamento fino a sette anni hanno registrato una riduzione costante del tasso di perdita del volume cerebrale.
I dati a 4 anni hanno dimostrato la notevole efficacia di fingolimod anche nel ridurre le recidive e nel rallentare la progressione della disabilità confermata a 6 mesi6. Quasi la metà dei pazienti trattati con fingolimod è risultata libera da malattia dopo un anno di trattamento e otto pazienti su dieci trattati nello studio registrativo FREEDOMS con il dosaggio approvato hanno proseguito il trattamento fino alla conclusione dello studio avvenuta a due anni.
Nei trial clinici, fingolimod ha dimostrato un profilo di sicurezza ben caratterizzato e un favorevole profilo di tollerabilità.
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