Le malattie allergiche nelle loro diverse forme sono in continuo aumento, ma gli allergologi sono sempre meno. I dati epidemiologici sono allarmanti: in Italia si stima che siano ben 15 milioni le persone ad essere colpite da allergia, circa 1 su 4, un dato destinato a raddoppiare entro il 2025. Per quanto riguarda i centri delle rete allergologica italiana, si contano in totale 63 strutture tra unità operative semplici e complesse; mentre, per quanto riguarda il territorio, il rapporto stimato è di 1 ora di specialistica allergologica per ogni 32.000 abitanti. In sintesi quindi a fronte del crescente peso epidemiologico delle malattie allergiche, le strutture specialistiche presenti sul territorio sono numericamente insufficienti per far fronte alla domanda dei pazienti. Una situazione, questa, che porta spesso danni al paziente in termini di ritardo diagnostico.
Di fatto, proprio in considerazione dei questo scenario, il Dott. Musarra, Presidente AAIITO, dichiara di aver pensato di lanciare una proposta senza precedenti in Italia con l’obiettivo di attivare un movimento d’opinione per sensibilizzare le istituzioni ed avanzare nei prossimi mesi una proposta concreta come l’istituzione di un tavolo tecnico in cui discutere nuove soluzioni e programmi sanitari più efficaci per l’allergologia italiana.
Nella proposta di programmazione sanitaria AAIITO punta a sviluppare un progetto di Reti Cliniche integrate. Tale organizzazione, infatti, può rappresentare un’innovazione organizzativa che mira a consolidare la sicurezza e la qualità delle cure, equità del loro accesso e sostenibilità economica delle scelte. Nel modello che AAIITO sta sviluppando la rete dovrebbe comprendere gli ambulatori di I° livello per inquadramento diagnostico e filtro per eventuale invio al II° livello. Le Strutture Ospedaliere di II° livello sono quelle che si faranno carico delle prestazioni allergologiche più complesse. In conclusione questo modello rappresenta una proposta concreta per garantire al singolo paziente una diagnosi accurata ed una terapia realmente personalizzata. Quindi migliorare l’appropriatezza e ridurre i costi che, in ambito allergologico, sono in massima parte sostenuti dagli stessi pazienti è senza dubbio l’obiettivo finale.
FederAsma e Allergie Onlus aderisce alla campagna Allergicamente ed in particolare rilancia l’appello per garantire il rimborso in tutte le regioni italiane delle terapie salvavita. «FederAsma ed Allergie Onlus – spiega Filippo Tesi, Presidente dell’associazione – è da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei pazienti. Per questo motivo desideriamo segnalare, una volta ancora, ai cittadini e alle istituzioni la necessità di correggere un problema che vede l’Italia muoversi a due velocità, nell’accesso a importanti terapie salvavita. Il riferimento è all’Immunoterapia specifica per il veleno di imenotteri che a oggi non è rimborsata in tutte le regioni italiane, pur rappresentando secondo gli esperti, l’unica terapia in grado di regolare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli da successive reazioni nel lungo termine. Alcune regioni come Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna non presentano nessun tipo di rimborso. Questa disparità di trattamento, a fronte di linee guida scientifiche chiare, non dovrebbe esistere. Per questo motivo ci batteremo affinché i diritti dei pazienti all’accesso all’Immunoterapia, siano gli stessi in tutta Italia.»