Il tempo è il bene più prezioso per più di 1 italiano su 3 e ora diventa immagine nella campagna “Non bruciare il tempo, mettilo a fuoco – Uno scatto contro il linfoma“, che ha coinvolto 60 Centri ematologici italiani e ha così raccolto oltre 250 pensieri di pazienti, famigliari, medici che vivono da vicino l’esperienza di un tumore del sangue. Gli scatti realizzati dall’Istituto Italiano di Fotografia sono stati esposti nella Galleria Alberto Sordi di Roma e nei prossimi mesi una selezione delle più belle frasi e foto amatoriali abbelliranno le sale dei Centri ematologici partecipanti.
Si stima che i pazienti italiani e i loro famigliari trascorrano nei Day Hospital oncologici ed ematologici, per ogni terapia, una media di 5 ore, sprecando così fino al 90% del loro tempo. Giovanni Pizzolo, Professore di Ematologia, Università di Verona, Vicepresidente della Società Italiana di Ematologia, spiega che “Ogni anno i linfomi colpiscono più di 16 mila persone solo in Italia. Sono tumori del sangue che coinvolgono principalmente i tessuti linfatici, in particolare i linfonodi, e sottraggono anni di vita di qualità ai pazienti, soprattutto a quelli più fragili come gli anziani. I linfomi costringono infatti le persone a trascorrere ore in ospedale per le terapie, ore che di fatto sono rubate ad altre attività più utili o semplicemente più piacevoli. Proprio perché il progresso terapeutico ha permesso, grazie all’impiego dei cosiddetti farmaci intelligenti che colpiscono selettivamente le cellule malate, di raggiungere punte di guarigione dell’80%, credo sia un dovere ricorrere, quando possibile, alle nuove somministrazioni più veloci e meno invasive. È un passaggio necessario per garantire la qualità di vita dei pazienti e anche per decongestionare le strutture ospedaliere, permettendo così di trattare un numero maggiore di pazienti e di abbattere le liste d’attesa”.
“Il tempo è un bene importante per tutti – ha commentato Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche che ha sponsorizzato l’iniziativa – ma per una persona con un tumore del sangue e per i suoi familiari lo è ancora di più. Come azienda fortemente impegnata nelle neoplasie ematologiche sentiamo la responsabilità di investire, da un lato, in terapie innovative che aggiungano più giorni alla vita e, dall’altro, in formulazioni sempre meno invasive che restituiscano ai pazienti ore preziose da passare con i propri cari.
Nel video:
- Leonello BERTOLUCCI
Docente istituto Italiano di Fotografia- Maurizio DE CICCO
Presidente e Amministratore Delegato Roche- Giovanni PIZZOLO
Docente di Ematologia Università di Verona