Papillomavirus: l’importanza della vaccinazione 

“Fate un regalo ai vostri partner: ricordategli che c’è la possibilità di proteggersi dal papillomavirus grazie alla vaccinazione“. Nel giorno in cui si festeggia San Valentino i medici di Roma, nella persona del vicepresidente dell’Ordine, Stefano De Lillo, lanciano un appello ai giovani. San Valentino è l’occasione per sensibilizzare donne, ragazze, uomini e ragazzi per la vaccinazione contro l’Hpv, un virus a trasmissione soprattutto di carattere sessuale.
La vaccinazione è gratuita per tutte le ragazze e i ragazzi a partire dal compimento dell’undicesimo anno d’età, ma possono farla tutti. È uno strumento di prevenzione importantissimo che abbiamo a disposizione e che, oltre a prevenire l’infezione dal papillomavirus (che ricordo può riguardare entrambi i sessi), previene anche i condilomi (piccole escrescenze benigne che compaiono prevalentemente a livello degli organi genitali esterni, intorno all’ano, nella bocca e nella gola, ndr) e soprattutto previene dei tumori della sfera genitale, la cui mortalità si potrebbe azzerare con il vaccino. Per questo ricordare al proprio innamorato la possibilità di fare prevenzione è un regalo utile.

Gli ultimi dati, intanto, parlano di 2,2 milioni di giovani non protetti contro il papillomavirus. “Questo è un peccato – commenta De Lillo – le donne fanno maggiore prevenzione e si sottopongono spesso al pap test, proprio per vedere se c’è un’infezione in atto, soprattutto da papillomavirus. Ma il problema si potrebbe eliminare all’origine, se anche gli uomini facessero test e soprattutto si vaccinassero”.

“Mentre poi le donne sono solite andare dal ginecologo, gli uomini arrivano tardi (solo intorno ai 50 anni di età) a fare la prima visita dall’andrologo o tendenzialmente si rivolgono ad uno specialista quando riscontrano un problema penso all’ipertrofia prostatica, che si presenta dopo i 50 anni” conclude De Lillo. 

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