In occasione del Safer Internet Day 2025, Telefono Azzurro organizza due eventi dedicati all’impatto del digitale e dell’intelligenza artificiale sui minori. Accademici, istituzioni, aziende tech ed esperti discuteranno opportunità e rischi, presentando dati esclusivi e soluzioni concrete per la protezione dei bambini e degli adolescenti online.
“Affrontare la sfida di costruire un ambiente digitale più sicuro e inclusivo richiede un impegno globale. È fondamentale investire in infrastrutture sostenibili, rafforzare la governance delle piattaforme digitali per proteggere i diritti dei minori e promuovere una cooperazione internazionale che riduca le disuguaglianze. Vi è oggi la necessità di gettare le basi per azioni ad alto impatto capaci di agire su più livelli per proteggere i bambini dai rischi del web. È fondamentale definire i confini normativi e mettere al centro delle leggi le nuove generazioni affinché possano essere realmente tutelati anche in rete, cosa che oggi purtroppo non avviene. Anche le piattaforme devono farsi promotrici di questo cambiamento e privilegiare il benessere di bambini e adolescenti rispetto agli interessi commerciali, promuovendo l’educazione digitale sia per i più giovani che per genitori ed educatori” – sottolinea il Professore Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro.
Il digitale e i social network possono essere risorse preziose, ma è fondamentale accompagnare bambini e adolescenti in un uso consapevole, per proteggere il loro benessere psicologico e favorire relazioni sane e autentiche, aspetti entrambi messi a dura prova dalle dinamiche odierne del digitale. A confermarlo è anche l’indagine di Telefono Azzurro e BVA-Doxa presentata oggi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in occasione dell’evento organizzato per il Safer Internet Day 2025.
A livello globale, la dipendenza da smartphone è in aumento, con implicazioni notevoli per il comportamento sociale e la qualità delle interazioni dei giovani. L’utilizzo dei social media ha in particolare implicazioni significative dal punto di vista psicologico e sociale. Tra i principali effetti: rischio di dipendenza, impatto sull’autostima e pericoli psicologici legati all’interazione online. Dall’indagine di Telefono Azzurro emerge tra i giovani una mancanza di consapevolezza sui potenziali effetti negativi dei social media che evidenzia la necessità di programmi educativi mirati. Il 63% degli intervistati dichiara di aver provato almeno un’emozione mentre era sui social: il 24% invidia verso la vita degli altri, il 21% si è sentito diverso/a, il 19% inadeguato/a.
Tra gli argomenti per i quali i ragazzi affermano di avere più bisogno di informazioni per potersi difendere o per poterli evitare vi sono al primo posto le fake news (40%), seguite da privacy e dati personali (34%), cyberbullismo (32%) e adescamento (31%). L’elevata esposizione ai social media rende i giovani particolarmente vulnerabili alla disinformazione, spingendoli quindi a cercare strumenti per riconoscerla e contrastarla.
La collaborazione tra genitori e bambini può rappresentare una strategia efficace per migliorare la sicurezza e la privacy online dei minori. In particolare, dallo studio emerge chiaramente il fondamentale ruolo dei genitori nella crescita e nella formazione dei giovani nell’era digitale e la necessità di fornire un’educazione digitale a tutte le famiglie affinché possano supportare i propri figli in modo consapevole e competente. Come evidenziato dall’indagine, i ragazzi e le ragazze dichiarano infatti che se fossero vittima di violenza sessuale online, lo segnalerebbero soprattutto ai genitori (76%).