Quali strategie per sostenere la genitorialità 

La denatalità è un’emergenza che va affrontata con l’aiuto di tutti e in particolar modo di istituzioni, aziende e ricerca. Con questo obiettivo, si è svolto il dibattito “Essere genitori oggi, tra scienza e welfare” organizzato da Adnkronos. La nascita di pochi figli è associata all’età sempre più avanzata dei potenziali genitori ma anche a un aumento dell’infertilità, per cause associate allo stile di vita.

Argomenti che sono ormai di stretta attualità: un’indagine non statistica sugli utenti del portale e dei canali social Adnkronos conferma che – almeno sulla popolazione web – il trend demografico sia ormai considerata un serio problema. Lo conferma il 77% del campione, che si divide sulle ricette da seguire: il 41% punta sul sostegno economico, il 33% su maggiori e migliori servizi e il 26% su una vita più certa. Poco meno di un terzo vorrebbe un figlio solo se ci fossero le condizioni giuste ma un rispondente su 4 non ne vorrebbe a prescindere dalle condizioni.

«Le cause più comuni dell’infertilità sono le infezioni sessualmente trasmesse, il fumo, l’obesità, l’eccessiva magrezza, l’esposizione a sostanze nocive, la sedentarietà o, al contrario, l’attività fisica eccessiva» commenta Maria Rosaria Campitiello del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie Ministero della Salute. «Si deve agire su due fronti: da un lato sviluppare politiche intersettoriali e interistituzionali, che sostengano la genitorialità, e dall’altro, promuovere politiche sanitarie ed educative finalizzate alla tutela della salute riproduttiva. È basilare sensibilizzare la popolazione sul valore della fertilità, incentivando comportamenti corretti per prevenire eventuali problematiche. La comunicazione resta quindi un mezzo utile per colmare le lacune nella propria consapevolezza».

Nel video:

  • Nicola COLACURCI, Past President SIGO-Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia
  • Ramon PALOU DE COMASEMA SUREDA, Amministratore Delegato Merck Italia
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