EGPA, una malattia rara oggi sotto controllo grazie alle terapie più innovative

La EGPA-granulomatosi eosinofilica con poliangite è una malattia rara, non ereditaria e non trasmissibile che coinvolge i vasi sanguigni di piccole e medie dimensioni e si manifesta con asma e rinite allergica, a volte accompagnate da poliposi nasale, ma può causare seri problemi a diversi organi: il polmone in primis, ma anche alle alte vie aeree, ai reni, al cuore, all’intestino, alla stessa pelle. Si tratta quindi di una patologia grave, multisistemica e potenzialmente letale: ogni organo potrebbe essere impattato, anche irreversibilmente, dall’infiammazione. 

Trattata finora soprattutto con il cortisone, oggi può essere tenuta sotto controllo grazie a mepolizumab, un anticorpo monoclonale che agisce direttamente sulle cause molecolari e biologiche della malattia.

Negli studi si è visto chiaramente come a 24 settimane oltre la metà dei pazienti in cura con mepolizumab è in remissione di malattia e che l’uso del farmaco permette di ridurre significativamente il consumo di corticosteroidi orali necessari per mantenere la malattia sotto controllo. Un risultato che ha cambiato la vita dei pazienti, confermato poi dallo studio MARS, che ha valutato la sicurezza e l’efficacia a lungo termine. Ancora dopo quattro anni di trattamento si è osservata una significativa riduzione mediana dei corticosteroidi orali, un controllo dei sintomi e nessun evento avverso correlato al farmaco.

Nel video:

  • Roberto PADOAN, Responsabile Centro Vasculiti Unità di Reumatologia Azienda ospedaliera di Padova
  • Jan Walter VOLK SCHROEDER, Direttore reparto Allergologia e Immunologia Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano
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