L’efficacia di un farmaco si misura anche in base alla persistenza, ossia del tempo fra l’inizio della terapia e l’interruzione del farmaco, soprattutto nella “real life”, cioè nei pazienti che i medici vedono tutti i giorni, come è stato evidenziato al congresso nazionale della Società Italiana di Reumatologia.
In particolare i dati hanno confermato che la terapia con il farmaco biologico guselkumab è efficace fin da subito e con una maggiore persistenza per il trattamento dell’artrite psoriasica, una malattia infiammatoria cronica a carico delle articolazioni in soggetti affetti da psoriasi, tanto che i reumatologi stanno valutando di utilizzarlo anche nelle prime fasi della malattia.
«Gli studi hanno dimostrato che una percentuale sostanziale di persone affette da artrite psoriasica attiva resistente al trattamento e che hanno utilizzato guselkumab in contesti reali ha riportato miglioramenti significativi del dolore, della funzionalità fisica e dell’affaticamento nell’arco di sei mesi» conferma Ennio Lubrano, professore Ordinario di Reumatologia all’Università degli Studi del Molise.
«I dati che indicano che guselkumab è efficace anche in pazienti che non hanno risposto a precedenti terapie, ma sarebbe senza dubbio vantaggioso utilizzarlo in una fase più precoce di malattia, dove guselkumab potrebbe aumentare l’efficacia del trattamento»
I nuovi dati inoltre confermano che la somministrazione di guselkumab è associata a una maggiore persistenza al trattamento, ossia un tempo mediano più lungo fra l’inizio e l’interruzione del farmaco. « È un risultato ottenuto dal farmaco grazie a un’efficacia clinica duratura e a un miglioramento della qualità di vita nei pazienti» spiega Simone Parisi, Reumatologo all’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. «I dati di “vita reale” confermano quelli degli studi controllati e confortano i risultati di efficacia e persistenza, non soltanto per il controllo del dolore alle articolazioni, ma anche a livello assiale, cioè della colonna vertebrale, e avere un farmaco che agisce anche su questo aspetto della malattia è davvero importante».
In Italia guselkumab è attualmente disponibile per il trattamento della psoriasi a placche e dell’artrite psoriasica ed è in fase di valutazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) per il trattamento di pazienti adulti con colite ulcerosa e malattia di Crohn.
Nel video:
- Simone PARISI, Reumatologo Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino
- Ennio LUBRANO, Professore Ordinario di Reumatologia presso Università degli Studi del Molise
- Paolo MINISCHETTI, Specialty Care Business Unit Director Johnson&Johnson