Dalla dieta mediterranea al menù di Natale, le raccomandazioni pratiche per proteggere la salute dei reni

La dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi, cereali e olio d’oliva, moderata nel consumo di proteine animali e alcool, gioca un ruolo protettivo della funzione renale, sia in ottica preventiva sia come supporto ai pazienti nefropatici. È da questa premessa, supportata da numerose evidenze scientifiche, che riparte la sensibilizzazione della Società Italiana di Nefrologia, SIN, ad assumere uno stile di vita sano quale supporto alla prevenzione e nella gestione di progressione del danno renale. 

Ed è proprio in vista delle festività natalizie che la SIN lancia il monito: è essenziale promuovere uno stile di vita sano e una corretta alimentazione, senza rinunciare al piacere della tavola e alle tradizioni del Natale. Da un lato per mantenere in salute i reni e prevenire quindi il declino della funzione renale, dall’altro quale strumento integrativo, terapeutico-nutrizionale, nella gestione della malattia renale, per una migliore qualità della vita dei pazienti.

Oggi sottolinea Luca De Nicola, Presidente SIN, Professore Ordinario dell’Università Vanvitelli di Napoli – la Malattia Renale Cronica (MRC) colpisce oltre il 10% della popolazione adulta italiana, con numeri in costante crescita. Oltre al progressivo invecchiamento della popolazione, i più importanti fattori di rischio sono patologie quali il diabete, l’ipertensione e l’obesità che risentono della dieta. In questo scenario è pertanto indispensabile promuovere una cultura dell’alimentazione attenta e bilanciata anche in funzione della sinergia tra dieta e farmaci in nefrologia. Di conseguenza diventa oggi sempre più importante l’interazione tra dietista e nefrologo per riuscire ad ottenere combinazioni terapeutiche che aiutino il paziente a sentirsi meglio e a conquistare una buona qualità di vita nonostante la malattia”. 

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, è importante che soprattutto i pazienti con insufficienza renale siano ben informati su come gestire la propria dieta, evitando un sovraccarico di alimenti potenzialmente dannosi. “In questo periodo – spiega Claudia D’Alessandro, dietista nutrizionista nell’Unità Operativa di Nefrologia Dialisi e Trapianto del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa – l’attenzione all’alimentazione può rappresentare una sfida per chi soffre di malattia renale. In dialisi, le basi della dieta mediterranea continuano ad essere valide, con qualche accorgimento sulle quantità e sui metodi di cottura. Lo stesso concetto resta valido per il paziente con trapianto renale: le indicazioni della dieta mediterranea sono in perfetto accordo con la necessità di contrastare gli effetti collaterali dei farmaci immunosoppressori, contribuendo a garantire una migliore sopravvivenza dell’organo”.

Claudia D’Alessandro propone una sua versione del menù di natale, prestando particolare attenzione alla salute dei reni.

IL PRIMO: UNA REVIEW DELLE LASAGNE

  • preparare una salsa besciamelle con latte vegetale, come ad esempio latte di riso o latte aproteico in sostituzione del latte comune, in modo da ridurre il contenuto di proteine e fosforo. Si tratta di un accorgimento idoneo sia in fase conservativa che in dialisi
  • la carne da usare per il ragù potrebbe essere bollita in precedenza; una procedura che riduce il contenuto di fosforo. In questo modo la carne è sicuramente meno saporita, per cui si suggerisce di aggiungere una buona salsa di pomodoro e aromi 
  • per la pasta si consiglia di usare un formato di lasagne aproteiche per chi è in terapia conservativa; si può invece utilizzare la comune pasta per chi è in dialisi

Il consiglio del dietista nutrizionista: meglio evitare il parmigiano, molto ricco di fosforo, nei pazienti con insufficienza renale. Una volta assemblati gli ingredienti il prodotto finale è gradevole comunque. Se proprio non se ne può fare a meno, solo per Natale, si consiglia ai pazienti in dialisi di confrontarsi con il proprio nefrologo e valutare l’opportunità di utilizzare un chelante per il fosforo. 

IL SECONDO: ATTENZIONE ALLE PORZIONI

  • Libera la scelta del secondo, sia di carne sia di pesce, con attenzione alle porzioni e all’utilizzo di tagli magri di carne 

IL CONTORNO

  • preferire il consumo di verdure cotte bollite e poi ripassate in padella con olio extravergine e aromi, oppure ripassate in forno: la bollitura elimina potassio e sali
  • per i pazienti in dialisi: eliminare i liquidi in eccesso

Il consiglio del nutrizionista: evitare affettati, salumi, formaggi e frutta secca, ricchi di sale, fosforo e potassio. 

Total
0
Condivisioni
Articolo Precedente

Un cortometraggio  racconta il “labirinto” dell’asma grave

Articolo Successivo

Presentata la campagna “Un Passo Avanti”, per sensibilizzare sul diabete di tipo 1

Articoli correlati