Influenza in aumento nelle ultime settimane 

Secondo il Rapporto Epidemiologico RespiVirNet dell’ISS, nelle ultime settimane, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è in lieve aumento, con un livello pari a 7,1 casi per mille assistiti (6,5 nella settimana precedente). L’incidenza di quest’anno alla 46° settimana si configura comunque molto più elevata della media dal 2009 a oggi.

“Dopo le prime settimane di casi sporadici, diffusi soprattutto tra i bambini, nelle ultime due settimane l’influenza si sta diffondendo rapidamente, coinvolgendo le fasce più anziane della popolazione – sottolinea Tecla Mastronuzzi, responsabile Area Prevenzione SIMG, Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – I dati provenienti dall’emisfero australe fanno presupporre una stagione vivace e le prime evidenze lo stanno confermando. Questa crescita dell’incidenza è anticipata rispetto agli altri anni, poiché di solito avviene dopo le festività natalizie. Nelle prossime settimane è presumibile che questo incremento  prosegua”.

Per limitare gli effetti del virus influenzale i medici di famiglia raccomandano le vaccinazioni e alcune accortezze particolarmente indicate per la popolazione fragile. “La prevenzione vaccinale è fondamentale soprattutto nella popolazione fragile e a rischio – aggiunge Tecla Mastronuzzi – Per vaccinarsi ci si può rivolgere al proprio Medico di Medicina Generale, che costituisce la figura che meglio conosce la storia clinica di ciascun paziente e può indicare il vaccino più adatto, oltre ad avere la capacità di valutare il possibile fabbisogno di altre vaccinazioni, come quelle contro Covid-19, Pneumococco, Virus Respiratorio Sinciziale, Herpes Zoster, che si possono somministrare anche nella stessa seduta. Inoltre, alle persone fragili si raccomandano comportamenti virtuosi come una costante igiene delle mani, far coprire naso e bocca a chi abbia tosse e raffreddore, evitare luoghi affollati, mantenere il distanziamento”.

“Quest’anno la campagna di vaccinazione è iniziata in anticipo, ma c’è ancora molto da fare– spiega il Presidente SIMG Alessandro Rossi – Bisogna migliorare i tassi di copertura vaccinale, al fine di raggiungere il livello auspicato del 75% e la copertura ottimale del 95%, dati rispetto ai quali rimaniamo ogni anno lontani. L’evoluzione demografica della popolazione, l’ampiezza epidemiologica del virus influenzale, la disponibilità di diversi vaccini sono fattori che hanno reso le vaccinazioni un elemento fondamentale anche in età adulta, accrescendo quindi il ruolo del Medico di Medicina Generale. Per affinare le competenze nell’approcciarsi alla popolazione fragile, target di questi vaccini, la SIMG ha messo in campo le proprie risorse con il corso di “MMG esperto in strategie di prevenzione e vaccinali”, di cui al prossimo Congresso si terrà l’esame per certificare i primissimi medici esperti in Italia su tali profili a seguito di ampi progetti di formazione realizzati e in corso”.

La SIMG è pronta ad accogliere oltre tremila medici di famiglia per il 41° Congresso Nazionale, che si svolgerà dal 28 al 30 novembre a Firenze, presso la Fortezza da Basso, dopo le prime sessioni in forma virtuale già partite dal 23 novembre. Previsti oltre 3500 medici di famiglia provenienti da tutta Italia. Sarà un’occasione per realizzare numerosi approfondimenti scientifici, ma anche per proporre iniziative innovative come la SIMG Academy e il SIMG Lab Village, strumenti all’avanguardia per la formazione delle nuove generazioni di medici di medicina generale.

Total
0
Condivisioni
Articolo Precedente

I sintomi e le manifestazioni cliniche della Miastenia Gravis

Articolo Successivo

Una campagna di informazione per raccontare i successi ottenuti con le CAR-T

Articoli correlati