Sclerosi multipla, ritardare l’insorgenza della progressione

Tra le varie forme di sclerosi multipla, quella recidivante-remittente costituisce la forma più comune, che è attiva quando sono presenti ricadute.

Le persone con forme di sclerosi multipla recidivanti remittenti spesso sviluppano nel tempo una forma progressiva, chiamata sclerosi multipla secondariamente progressiva (SPMS).

Alla conferenza dell’European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS) 2024 che si è svolta recentemente a Copenhagen, Danimarca, sono stati presentati i risultati positivi dello studio HERCULES, secondo cui il farmaco innovativo tolebrutinib è in grado di ritardare il tempo di insorgenza della progressione della disabilità dovuta a questa forma di sclerosi multipla.

I risultati dello studio hanno dimostrato che tolebrutinib è in grado di ritardare il tempo di insorgenza della progressione della disabilità confermata a sei mesi del 31% rispetto al placebo. In più, il numero di pazienti ad aver mostrato un miglioramento confermato della disabilità è aumentato del doppio  (il 10% con tolebrutinib rispetto al 5% con placebo).

«La sclerosi multipla secondaria progressiva è caratterizzata da un insidioso peggioramento della disabilità nel tempo, indipendente dalle ricadute, e rappresenta un rilevante bisogno non soddisfatto perché ad oggi non si dispone di trattamenti efficaci» spiega Robert Fox, Vicedirettore della ricerca all’Istituto Neurologico di Cleveland, Stati Uniti, e coordinatore del comitato di ricerca internazionale dello studio. «I risultati dimostrano chiaramente che tolebrutinib è in grado di ritardare la progressione della disabilità nelle persone affette da sclerosi multipla progressiva – e in alcuni casi addirittura di migliorarla – agendo in modo mirato sui processi biologici che determinano la progressione della malattia nel cervello».

I risultati dello studio costituiranno la base per i futuri colloqui con le autorità regolatorie mondiali, con la sottomissione delle domande a partire dalla seconda metà del 2024.

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