Nuovi dati sulle terapie di precisione per le malattie respiratorie eosinofile

C’è un unico, predominante fattore nella genesi di diverse malattie respiratorie, dall’asma grave fino alla rinosinusite cronica con poliposi nasale, alla granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA) e alla sindrome ipereosinofilica (HES): la cellula eosinofila

Gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi che rivestono un importante ruolo nella risposta dell’organismo alle reazioni allergiche, all’asma e alle infezioni. Oggi i medici hanno capito che un aumento degli eosinofili è associato a un’infiammazione delle vie respiratorie e può favorire la comparsa di diverse patologie. 

Al congresso annuale dell’European Respiratory Society (ERS) sono stati presentati nuovi dati sulla EGPA, una malattia rara cronica che colpisce le pareti dei vasi sanguigni di piccole e medie dimensioni (vasculite), caratterizzata dalla presenza contemporanea di più patologie (asma e rinosinusite cronica con poliposi), e dalla comparsa di danni a carico dei diversi organi colpiti.

«Quasi il 100 per cento dei pazienti con EGPA all’esordio della malattia è affetto anche da asma, sette su dieci hanno sinusite cronica, la metà ha poliposi nasale» spiega Giacomo Emmi, Professore Ordinario di Medicina Interna, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze. «Queste patologie hanno in comune il ruolo dell’Interleuchina-5, una proteina che viene fisiologicamente prodotta nel nostro organismo, ma se viene prodotta in misura eccessiva determina una presenza troppo elevata di eosinofili. Sono cellule che normalmente sono utili per proteggerci dalle infezioni, ma quando sono eccessivamente attivate possono dar luogo a danni alle vie respiratorie, ma anche infiammazioni del cuore, dei reni, del sistema nervoso. E quindi negli ultimi anni abbiamo individuato farmaci in grado di bloccare la l’Interleuchina-5, riducendo le manifestazioni di questa patologia». 

Uno di questi farmaci si chiama mepolizumab, un anticorpo monoclonale che sei anni fa ha rappresentato la svolta nella cura dell’asma severo, e che ha dimostrato di essere efficace anche per altre tre patologie legate all’eosinofilia: la rinosinusite cronica con poliposi nasale ,la granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA) e la sindrome ipereosinofila (HES).

«Mepolizumab è una risposta positiva ai bisogni delle persone con EGPA, ormai è una realtà, ha rivoluzionato l’approccio e il trattamento di questa patologia, ha migliorato enormemente la qualità di vita dei pazienti, consentendo addirittura di sospendere altre terapie a base di cortisone, che è sempre stato il cardine nel trattamento di questi pazienti, ma che presenta importanti effetti collaterali» conferma Emmi. 

Intervista a :
Giacomo EMMI
Professore Ordinario di Medicina Interna Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze

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