Tumore al seno, farmaci specifici evitano il ricorso alla chemioterapia

Un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato può cambiare lo standard di cura in prima linea del tumore della mammella metastatico, evitando la chemioterapia dopo la terapia anti ormonale, secondo studi presentati al Meeting dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), che si è svolto recentemente a Chicago.

Nelle pazienti con bassa espressione della proteina HER2 (HER2-low), trastuzumab deruxtecan ha ridotto del 38% il rischio di progressione di malattia e la sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 13,2 mesi rispetto a 8,1 con la chemioterapia standard.

Nelle pazienti con bassissima espressione della proteina HER2 (HER2-ultralow), questo parametro è più che raddoppiato rispetto alla chemioterapia (61,8% rispetto a 26,3%).

Ora si apre la possibilità di anticipare il trattamento con questo farmaco per le pazienti già trattate con endocrino-terapia. Si tratta di una nuova possibilità terapeutica.

Intervista a: 
Giuseppe CURIGLIANO
Direttore della Divisione Sviluppo Nuovi Farmaci per Terapie Innovative all’IEO – Istituto europeo di oncologia Milano.

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