Medici più empatici per una gestione olistica delle malattie reumatiche

Non soltanto terapie. Le abilità del medico di comprendere le emozioni del paziente e gestire le proprie reazioni emotive sono essenziali per stabilire una connessione empatica medico-paziente

Soprattutto per le persone con malattie croniche, nella quali è spesso presente il dolore, l’ascolto attivo e la capacità di fornire informazioni chiare e rassicuranti sono competenze essenziali per costruire un rapporto di fiducia tra medico e paziente e ottimizzare i risultati terapeutici. 

È il caso delle malattie reumatologiche, come spiega Roberto Caporali, Professore Ordinario di Reumatologia dell’Università di Milano e Direttore del Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche dell’ASST Pini-CTO di Milano: «La gestione efficace delle malattie reumatologiche richiede una prospettiva olistica che tenga in considerazioni tutti gli aspetti legati alla patologia ed al paziente. Il sintomo predominante è nella maggior parte dei casi il dolore cronico, che può diventare debilitante soprattutto quando la diagnosi è tardiva e non vi è aderenza alla terapia. Il compito del reumatologo non si limita ad individuare il percorso terapeutico più idoneo, ma è anche quello di verificare che la terapia sia tollerata e rispettata. L’ascolto del paziente e l’empatia sono cruciali per comprendere e aiutare le persone affette da malattie reumatologiche». 

Questi aspetti assumono maggior rilievo quando le pazienti sono donne in età fertile con malattie infiammatorie croniche, per le quali l’esposizione al trattamento farmacologico può comportare alcuni rischi durante il periodo di gravidanza o di allattamento.

«La maggior parte delle malattie reumatologiche colpisce in prevalenza le donne, a causa di un setting ormonale e genetico che favorisce la risposta immunitaria» spiega Angela Tincani, Senior Consultant Reumatologia e Immunologia Clinica, ASST-Spedali Civili e Università di Brescia. «I professionisti devono quindi confrontarsi con i bisogni delle donne, rispettando l’eventuale desiderio di maternità e informandole qualora fosse necessario posticipare la gravidanza a causa della terapia in atto o della malattia in fase di attività che potrebbe interferire con un outcome favorevole per la mamma e il bambino. È questo un periodo molto delicato per la vita di una donna che merita disponibilità,  attenzione e sensibilità da parte del medico. Un counseling aperto e consapevole che tiene conto del risvolto emotivo può essere determinante per accompagnare le pazienti in questo percorso».

Da questi presupposti è nato Reumacare, il corso di educazione continua in medicina rivolto a reumatologi che mira a potenziare le abilità degli specialisti nell’area dell’intelligenza emotiva, della comunicazione efficace e del counselling, al fine di offrire una cura completa e centrata sul paziente per le donne con patologie reumatologiche. L’obiettivo del corso ECM Reumacare”, che ha ottenuto il contributo non condizionante di UCB Pharma, è quello di migliorare la qualità di vita delle pazienti con malattie reumatologiche, tra cui l’artrite reumatoide, la spondiloartrite assiale e l’artrite psoriasica, rafforzando le abilità del medico di comprendere le emozioni del paziente, gestire le proprie reazioni emotive e stabilire una connessione empatica.

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