Cresce il numero di persone under 40 o ancora più giovani a cui viene diagnosticato un tumore. I dati, in crescente aumento, preoccupano. Francesco Schittulli, presidente della LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, evidenzia come il campanello d’allarme debba essere raccolto, intervenendo.
“E’ necessario investire sempre più nella medicina predittiva, che si rivolge alle persone sane o senza patologie evidenti, e si concentra sull’identificazione precoce del rischio di sviluppare una determinata malattia”, sottolinea il professore, senologo e chirurgo oncologo.
“Diventa basilare – continua Schittulli – la necessità di rimodulare le campagne di sensibilizzazione della prevenzione primaria e secondaria. Questo lo si può attuare con maggior vigore partendo dal coinvolgimento del comparto scolastico, attraverso campagne informative, educative, incontri. Il corretto stile di vita, una sana alimentazione, adottando la dieta mediterranea italiana, la lotta al tabagismo e una regolare attività fisica sono alla base della prevenzione. Devono diventare un metodo di vita. E’ altresì necessario ridurre la tempistica degli screening, con esami e controlli clinici-strumentali periodici”.