Il Roadshow “Uniti e Vicini ai Pazienti con Epatocarcinoma” raggiunge Ancona. Promosso con il supporto di Roche e con il patrocinio dell’associazione nazionale di pazienti EpaC, del Comune di Ancona e dell’Associazione Marcangola, l’incontro ha riunito pazienti e medici dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, un punto di riferimento per la regione e per tanti pazienti del Centro-Sud, anche grazie al CORM, il Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche.
Per la complessità clinica della patologia, la presa in carico del paziente con epatocarcinoma deve essere guidata da un team multidisciplinare composto da epatologi, chirurghi, oncologi, radiologi clinici dedicati, radiologi interventisti ed altri specialisti, in strutture di eccellenza e ad alta specializzazione che lavorano in sinergia fin dal momento della diagnosi.
«L’epatocarcinoma nasce in maniera silenziosa spesso all’interno di altre malattie del fegato quali l’epatite o le malattie metaboliche e la diagnosi è frequentemente tardiva. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione terapeutica, con l’introduzione di terapie innovative quali i farmaci biologici e l’immunoterapia, che si integrano con le terapie chirurgiche e loco-regionali nel contesto di una strategia terapeutica multimodale che rende necessario un approccio multidisciplinare alla malattia» ha spiegato Rossana Berardi, Professoressa Ordinaria di Oncologia, Direttrice Clinica Oncologica, Università Politecnica delle Marche.
«Fondamentale è in primis agire sulla prevenzione primaria, informando e sensibilizzando le persone sui rischi legati all’abuso di alcol e sugli stili di vita sani. Importanti sono poi la vaccinazione contro l’epatite B e i trattamenti antivirali, la diagnostica, fino ad arrivare alla chirurgia oncologica, alle terapie loco-regionali, ai trattamenti farmacologici fino al trapianto. Proprio in questi giorni ricorre il terzo anniversario dell’attivazione del CORM (Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche), un cancer center 4.0 cui afferiscono pazienti da tutta la regione ed extra-regionali, anche attraverso la piattaforma www.corm-marche.it che prevede l’accesso diretto ai gruppi multidisciplinari attivi presso l’AOU delle Marche, al Molecular Tumor Board e all’Unità certificata per gli Studi di fase I, che offre opportunità terapeutiche sperimentali anche di fase precoce ai pazienti oncologici».
Nel video:
- Rossana Berardi
Professoressa Ordinaria di Oncologia, Direttrice Clinica Oncologica, Università Politecnica delle Marche
- Gianluca Svegliati Baroni
Professore Associato in Gastroenterologia dell’Università Politecnica delle Marche, Responsabile Unità Operativa Danno Epatico e Trapianti e Referente Scientifico del PDTA “Carcinoma Epatocellulare” dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche
- Ivan Gardini
Presidente EpaC ETS