Sondaggio Adnkronos: cittadini preoccupati per il futuro del Servizio Sanitario 

Un Servizio Sanitario Nazionale sempre meno di qualità e quello privato riservato ai pochi che possono permetterselo: sono i messaggi principali di un sondaggio su campione non statistico lanciato da Adnkronos sul suo portale, che ha coinvolto 6.500 utenti dal 5 al 17 marzo in vista del dibattito “Salute e Sanità, una sfida condivisa” che si è svolto al Palazzo dell’Informazione.

Le risposte degli utenti sono nette: il 60% del campione, infatti, ha meno fiducia rispetto al passato nel servizio sanitario pubblico e del mal funzionamento si dà la responsabilità in primis allo Stato (60%) ma anche alle Regioni (49%). I cittadini interpellati considerano la sanità privata come un’alternativa per pochi (91%) e soltanto uno su tre ritiene che ancora nel corso del 2024 si potrà continuare a curare nel pubblico alle stesse condizioni di oggi. Si dicono molto preoccupati soprattutto per il problema delle lunghe liste d’attesa (52%) e per la carenza di personale medico (37%).

«Le liste d’attesa sono il peggior biglietto da visita del Servizio sanitario nazionale» ha commentato il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo al dibattito. «Oggi però non abbiamo dati precisi. Un anno e mezzo per un esame è inammissibile, ma non abbiamo un monitoraggio regione per regione delle prestazioni che mancano. Ma dobbiamo vedere dove ci sono e i tempi delle liste d’attesa. E’ però inaccettabile che non ci sia un Cup (Centro unico di prenotazione) unico per esami e visite nel pubblico e privato convenzionato». 

Poche le risorse, e insufficiente l’adeguamento del sistema alle nuove tecniche innovative e alla tecnologia in generale. Le sfide sono tante e impegnative: dalla corretta gestione delle risorse alla valorizzazione del personale medico e infermieristico, dall’impatto che le nuove tecnologie sono destinate ad avere sulla sanità pubblica del futuro alla medicina territoriale. 

«La medicina del territorio è fondamentale, è uno dei temi che deve essere accompagnato con attenzione perché è stato trascurato troppo a lungo» ha spiegato nel suo intervento il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. «È la presa in carico del paziente, l’accompagnamento dei nostri cittadini nel momento in cui hanno necessità di un’attenzione medica, quindi su questo c’è un grande investimento programmato sulle Case della salute, gli Ospedali di comunità, un rafforzamento dei servizi territoriali delle Asl. E poi, ovviamente, una buona medicina del territorio è un ottimo filtro soprattutto per i nostri pronto soccorso cittadini».

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