Agire subito contro il colesterolo per prevenire le malattie cardiovascolari

Meno del 50% delle persone riconoscono che il colesterolo LDL è dannoso per la salute del cuore ed è la causa principale delle malattie cardiovascolari. Conoscere il colesterolo e prevenire l’ipercolesterolemia è di fondamentale importanza per la popolazione generale, ma lo è ancora di più quando si parla di un paziente ad alto rischio, soprattutto se ha già subìto un evento cardiaco, come un infarto. Lo evidenzia un’indagine condotta da SWG, promossa dall’azienda farmaceutica Sanofi e presentata in occasione del lancio del sito vincicontroilcolesterolo.it, che aiuta le persone a trovare le corrette informazioni relative al rischio cardiovascolare legato agli alti livelli di colesterolo LDL, essere informati dei livelli di colesterolo LDL target da raggiungere, che non sono uguali per tutti, e ad individuare i Centri di cardiologia o altri centri specializzati nella gestione delle dislipidemie specializzati più vicini a loro.

«Nel nostro Paese, la maggior parte dei cittadini sa che le malattie cardiovascolari possono essere letali, ma è ancora scarsa la consapevolezza, anche da parte di cittadini che sono diventati pazienti ad alto rischio, di quanto sia possibile fare nel concreto per prevenire tali patologie o il loro aggravarsi» commenta Emanuela Folco, Presidente della Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC). «Ancora oggi è quindi fondamentale ribadire l’importanza di sensibilizzare il cittadino e il paziente a prendere a cuore la propria salute cardiovascolare partendo proprio dalla conoscenza della malattia e dei sintomi ad essa collegata. Il punto di partenza è certamente l’adozione di stili di vita salutari come necessaria prevenzione, ma anche e soprattutto, laddove sia presente una condizione patologica che necessita di una presa in carico da parte dello specialista, l’importanza di non interrompere o modificare le terapie prescritte».

Assumere i farmaci prescritti dal medico è quindi utile per tenere sotto controllo il colesterolo LDL, anche perché oggi esistono soluzioni terapeutiche innovative in grado di intervenire, rapidamente e con efficacia, come gli anticorpi monoclonali inibitori della proteina PCSK9.

«Queste terapie rappresentano una classe di farmaci utilizzata da anni, con i quali abbiamo maturato un’esperienza clinica consolidata che ci permette di affermare la loro sicurezza ed efficacia nel ridurre il livello di colesterolo LDL del 65%» conferma Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia. «Oggi in Italia, grazie  anche alla possibilità di avvalersi di queste terapie già alla dimissione ospedaliera o durante il ricovero ospedaliero per un infarto, abbiamo la possibilità di intervenire sempre più precocemente, nella fase più delicata immediatamente successiva a un evento cardiovascolare, così da diminuire il rischio di andare incontro a un secondo e pericolosissimo evento».

Nel video: 

  • Emanuela FOLCO
    Presidente Fondazione Italiana per il Cuore – FIPC
  • Alessandro NAVAZIO
    Vice Presidente Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri – ANMCO 
  • Pasquale PERRONE FILARDI
    Presidente Società Italiana di Cardiologia- SIC
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