Parte la quarta edizione dei bandi Roche: il primo dedicato alla ricerca clinica a supporto delle figure di Data Manager e Infermieri di Ricerca , il secondo per i servizi a supporto di soluzioni innovative per persone con la Sclerosi Multipla.
Le candidature sono aperte sul sito roche.it fino al 15 settembre 2023.
A fianco di Roche collabora AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, insieme per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla, per una piena inclusione e qualità di vita delle persone con questa patologia.
«L’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025 che AISM ha definito, evidenzia la necessità di un unico ecosistema tra ricerca e cura, tra ricerca e salute» ha detto Mario Alberto Battaglia, Direttore Generale AISM e Presidente FISM. «Lavoriamo insieme per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla, per una piena inclusione e qualità di vita delle persone con Sclerosi Multipla. Insieme innoviamo i servizi, insieme conduciamo la ricerca che cambia la realtà della Sclerosi Multipla».
Contemporaneamente alla presentazione dei nuovi bandi sono stati premiati i vincitori della terza edizione: dieci data manager e infermieri di ricerca che potranno gestire per dodici mesi presso enti pubblici o privati attività di ricerca clinica non sponsorizzata, avendo modo così di consolidare le proprie competenze e di apportare un miglioramento della qualità della ricerca a beneficio dei pazienti. Dodici gli enti vincitori del bando Sclerosi Multipla per la realizzazione di progetti innovativi il cui fine primario sia quello di colmare i bisogni dei Centri italiani di Sclerosi Multipla apportando miglioramenti, in termini di strutture, mezzi e risorse del percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti.
Per garantire sempre la massima trasparenza nell’interazione e nella collaborazione con le strutture ospedaliere e gli enti di ricerca, Roche Italia ha affidato la selezione e la valutazione delle candidature per il bando della ricerca clinica a Fondazione GIMBE. «I progetti candidati sono stati valutati prendendo in considerazione due parametri. Il primo (90% del punteggio) è la qualità del progetto, definita dalla rilevanza del quesito di ricerca, dal rigore metodologico e dal potenziale impatto sulla salute e sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Il secondo (10% del punteggio) è l’attività scientifica dell’Ente in base all’impatto delle pubblicazioni scientifiche prodotte dai propri ricercatori» ha affermato Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione GIMBE.
Nel video:
- Anna Maria PORRINI
Direttore Medical Affairs & Clinical Operations in Roche Italia
- Mario Alberto BATTAGLIA
Direttore Generale AISM e Presidente FISM
- Nino CARTABELLOTTA
Presidente Fondazione GIMBE