L’esame rettale digitale non è né utile né efficace come unico strumento di screening del cancro alla prostata negli uomini di mezza età.
Lo studio presentato al Congresso dell’Associazione Europea di Urologia (EAU), ha confrontato le misure di screening adattate al rischio negli uomini che avevano misurato l’antigene prostatico specifico (PSA) all’età di 45 anni con quelli che avevano misurazioni del PSA più l’esame rettale all’età di 50 anni. L’esame del PSA è un’analisi del sangue che serve per rilevare i primi segni di un ingrossamento e di malattie della prostata.
I risultati mostrano che come strumento di screening unico, il 99% degli esami rettali non ha sollevato il sospetto di cancro alla prostata e tra i casi in cui l’esame rettale ha sollevato il sospetto, soltanto tre uomini sono stati trovati con cancro, tutti di basso grado.
Secondo lo studio il tasso di rilevamento del cancro mediante PSA è quattro volte superiore rispetto al rilevamento con l’esame rettale. Circa il 18% dei tumori si trova nella parte della prostata dove l’esame rettale non può rilevarli.
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