L’emergere di batteri patogeni resistenti agli antibiotici è spesso attribuito all’uso eccessivo di antibiotici nelle persone e nel bestiame. Ma i ricercatori si sono concentrati su un altro potenziale fattore di resistenza: gli antidepressivi.
Anche dopo pochi giorni di esposizione, i batteri sviluppano resistenza ai farmaci, non solo contro uno ma più antibiotici. Durante lo studio, nei batteri cresciuti in condizioni di laboratorio ben ossigenate, gli antidepressivi inducevano le cellule a generare specie reattive dell’ossigeno: molecole tossiche che attivavano i meccanismi di difesa del microbo.
Questo ha attivato soprattutto i sistemi di pompaggio di efflusso dei batteri, un sistema di espulsione generale che molti batteri usano per eliminare varie molecole, compresi gli antibiotici. Ciò probabilmente spiega come i batteri possano resistere agli antibiotici senza avere specifici geni di resistenza.
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