Il tumore al seno triplo negativo è una forma particolarmente aggressiva che colpisce frequentemente donne sotto i 50 anni e contro la quale l’imperativo terapeutico assoluto è proprio non perdere tempo, data la sua alta predisposizione a evolvere in metastasi.
Rispetto a un recente passato, aumentare l’aspettativa ma anche la qualità della vita per le pazienti con mTNBC (dall’inglese metastatic Triple-Negative Breast Cancer) risulta oggi una sfida possibile: questo è il messaggio della prima campagna organizzata da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) con il supporto di Gilead e che coinvolge le associazioni delle pazienti operanti in oncologia.
«AIOM promuove una campagna di sensibilizzazione sul carcinoma mammario triplo negativo sui profili istituzionali social della Società scientifica e organizza una serie di webinar rivolti alle centinaia di associazioni di pazienti, che saranno diffusi in diretta streaming su AIOM Tv» annuncia Saverio Cinieri, Presidente Nazionale AIOM. «L’obiettivo è parlare di questa forma di carcinoma mammario, per illustrare, da un lato, la complessità del percorso di cura, e dall’altro i progressi delle terapie e le prospettive della ricerca».
Nel 2020 si sono registrate circa 55.000 nuove diagnosi di tumore alla mammella, con circa 8.000 nuovi casi (15% del totale) di tumore al seno triplo negativo. «Come indica il nome, in questo sottotipo di carcinoma mammario mancano i recettori che invece in altre forme rendono possibile l’esecuzione di terapie mirate fungendo da bersaglio» spiega Lucia Del Mastro, Direttore della Clinica di oncologia medica dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova e professore di Oncologia dell’Università di Genova. «Questa caratteristica ha reso sino a poco tempo fa il TNBC un tumore più difficile da trattare rispetto agli altri, perché affrontabile solo con la chemioterapia e perché in genere caratterizzato da una maggiore aggressività biologica».
Oggi gli oncologi confidano di poter dare in futuro alle pazienti colpite da mTNBC non solo più tempo, ma anche tempo di maggiore qualità. «Le nuove terapie promettono di allungare l’aspettativa di vita senza generare tossicità importanti. Questo pone le basi per cronicizzare (e aggiungo finalmente) anche il tumore triplo negativo metastatico, come già accade da tempo per gli altri sottotipi di tumore mammario» aggiunge Michelino De Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toracica dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli. «Bloccare la malattia e mantenere al contempo una buona qualità di vita, diventa fondamentale, vista l’accelerazione che stiamo osservando nello sviluppo di nuovi farmaci. Accolgo quindi con grande entusiasmo le ultime opzioni approvate, in particolare gli anticorpi farmaco-coniugati, come sacituzumab, che hanno raggiunto risultati senza precedenti in termini di sopravvivenza globale nel mTNBC, dimezzando il rischio di decesso e rappresentano al momento l’unica nuova possibilità per cronicizzare la malattia, consentendo alle pazienti di accedere alle ulteriori novità che già si intravedono scrutando l’orizzonte della ricerca».
Nel video:
Lucia Del Mastro
Direttore Oncologia Medica Ospedale San Martino di Genova
Michelino De Laurentiis
Direttore Oncologia Senologica Istituto Tumori “Fondazione G. Pascale” di Napoli
Rosanna D’Antona
Presidente di Europa Donna Italia