Diagnosi e trattamenti tempestivi del tumore al seno sono le prime e più importanti strategie per ottenere le maggiori probabilità di guarigione. Per questo, lo screening mammografico non può aspettare. A causa della pandemia, si è assistito a un calo di questa importante attività di diagnosi e prevenzione: secondo i dati del Rapporto ONS (Osservatorio Nazionale Screening) nei primi 5 mesi del 2020, in Italia, sono stati eseguiti circa 500.000 screening mammari in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ritardi che si traducono in una significativa riduzione delle nuove diagnosi (2.099 in meno).
Segnali di ripresa giungono però dalle strutture sanitarie destinatarie dei mammografi della campagna ‘Screening Routine – La prevenzione come rituale’, avviata lo scorso anno da Roche Italia e Fujifilm Italia con l’obiettivo di contribuire a ridare priorità e rilanciare lo screening mammografico. Roche e Fujifilm hanno donato mammografi di ultima generazione a una selezione di strutture sanitarie diffuse su tutto il territorio nazionale e hanno promosso una campagna di informazione e sensibilizzazione per invitare le donne a una sana e costante screening routine.
L’analisi preliminare condotta a fine 2021 nei centri coinvolti dal progetto segna un + 30% degli esami mammografici (+50.674 prestazioni rispetto al 2020), mentre da una ulteriore rilevazione condotta nel primo semestre 2022 si osserva un incremento più contenuto, ma comunque positivo: la media registrata nei centri oggetto della rilevazione è pari al +17%, per un totale di +11.498 prestazioni rispetto ai primi sei mesi del 2021. Un recupero, quindi, parziale, ma progressivo alla normalità, per un totale di 62.000 prestazioni erogate in più rispetto ai periodi precedenti.
Un risultato a cui ha contribuito anche l’innovazione tecnologica: i mammografi di ultima generazione sono andati, infatti, a sostituire o ad integrare apparecchi più vecchi, apportando una migliore qualità delle refertazioni e una ottimizzazione dei tempi di esame, che sono tornati ad attestarsi su 15 minuti in media contro i picchi di 30 minuti toccati durante la pandemia: una maggiore efficacia ed efficienza, che porta a raddoppiare il numero di mammografie eseguibili in un’ora.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa, sulla prevenzione e sullo screening mammografico, è possibile visitare www.screeningroutine.it. Sul sito sono disponibili anche le video-testimonianze a commento dell’iniziativa raccolte dalle strutture sanitarie coinvolte nel progetto.