Dermatologia: una libreria di immagini per una diagnosi più accurata

Le malattie della pelle sono molto frequenti e colpiscono indiscriminatamente uomini e donne a qualsiasi età, sono in costante aumento e si calcola che il 25% degli italiani abbia avuto, almeno una volta nella vita, una malattia della pelle. Allo stesso tempo si registra un aumento della richiesta di salute per quanto riguarda i problemi della pelle e la necessità di migliorare la conoscenza e la consapevolezza su malattie molto diffuse, che spesso hanno un notevole impatto sulla qualità di vita del paziente e sui costi del sistema sanitario.

La diagnosi in dermatologia è particolarmente ardua, la cute, infatti, risponde alle varie aggressioni patogene con uno spettro limitato di manifestazioni cliniche (es. eritema, pomfo, vescicola, bolla, pustola, papula, ecc.) fenomeni comuni a diverse malattie cutanee che rendono complessa la diagnosi dermatologica. La visita dermatologica, in questi casi, serve ad identificare eventuali fattori scatenanti tramite l’osservazione clinica delle lesioni e tramite eventuali test di approfondimento. Disporre della migliore libreria di immagini dermatologiche al mondo, una sorta di enciclopedia universale digitale della pelle, delle sue manifestazioni, è un considerevole aiuto per l’apprendimento della disciplina e per diagnosi più accurate e tempestive grazie alla condivisione di un enorme quantità di immagini.

Il Collegio dei Professori Universitari di Dermatologia, in partnership con Naos Italia, titolare dei marchi Bioderma ed Institut Esthederm, sono lieti di annunciare la disponibilità per i dermatologi del progetto Visual Dx “Decision Support System”. Si tratta di uno strumento educativo che verrà offerto in modalità gratuita e totalmente incondizionata a tutti gli specializzandi in dermatologia e ai loro tutors.

Visual Dx “Decision Support System” non è solo la migliore libreria di immagini mediche al mondo, una sorta di enciclopedia universale digitale di immagini dermatologiche, ma anche un sistema di supporto alle decisioni cliniche che impiega anche l’intelligenza artificiale.

Con oltre 45.000 immagini, è uno strumento concepito per amplificare le capacità di ragionamento clinico, contribuisce ad un miglioramento delle diagnosi differenziali, e migliora i risultati per i pazienti e l’efficienza.

Attualmente questo strumento è in uso in oltre 2.300 centri nel mondo tra università, ospedali e siti di ricerca medica, viene normalmente impiegato nei più prestigiosi centri quali Harvard Medical School, Yale, Stanford Medicine, Imperial College of London, United Arab Emirates University.

“La possibilità di disporre di un sistema di supporto alla diagnosi e contemporaneamente di studio e di approfondimento delle patologie cutanee comune a tutte le Scuole – afferma Giovanni Pellacani professore ordinario di Dermatologia all’Università La Sapienza di Roma e direttore della Clinica dermatologica del Policlinico Umberto I – permetterà una formazione migliore e più efficace, addestrando gli specializzandi alla diagnostica differenziale ed all’approccio clinico corretto. La nostra disciplina è sempre stata all’avanguardia della evoluzione tecnologica, sia diagnostica che terapeutica, ed ora lo è anche dal punto di vista della formazione con l’introduzione sistematica di nuovi sistemi digitali di educazione”

“Naos Italia nel promuovere la propria missione e rinnovare il proprio impegno a supporto della comunità scientifica, in qualità di attore chiave nel panorama delle aziende che operano in dermatologia, è lieta di offrire un sostegno incondizionato alle scuole di specialità, finanziando integralmente questo progetto destinato a supportare gli specializzandi, i loro tutors e le scuole di appartenenza. – spiega Filippo Immè, AD gruppo NAOS – Siamo fiduciosi che tale innovativa collaborazione andrà ulteriormente a rafforzare la formazione dei futuri dermatologi, potenziando l’accuratezza della diagnosi clinica e aumentando le performance clinica degli specializzandi”.

Total
0
Condivisioni
Articolo Precedente

Un nuovo farmaco per il tumore alla prostata “aggressivo”

Articolo Successivo

Diabete, sensori sempre più piccoli e “smart” per il controllo del glucosio

Articoli correlati