UNA macchia rossa può cambiare la vita di una persona. Migliaia di uomini e donne ogni anno in Italia “vedono rosso”: il sangue nelle urine può essere la spia di un tumore della vescica. Un segnale importante, spesso sottovalutato per scarsa conoscenza o paura. Una diagnosi precoce consente di intervenire tempestivamente quando il tumore non è ancora aggressivo e di tenere sotto controllo la malattia.
È il messaggio raccontato dal video-spot fulcro della campagna di sensibilizzazione e informazione “Fermati al rosso – Tumore della vescica: un segnale può salvarti la vita”, promossa dall’associazione PaLiNUro – Pazienti Liberi dalle Neoplasie UROteliali, con la sponsorizzazione non condizionante di Astellas e con i patrocini di: AIRO – Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica, AURO – Associazione Urologi Italiani, CIPOMO – Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, FIMMG – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologi Medici), SIU – Società Italiana di Urologia, SIUrO – Società Italiana di Urologia Oncologica. L’iniziativa ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la sensibilità della popolazione, dei pazienti e dei medici sul tumore della vescica, sull’importanza di non sottovalutare i sintomi e di rivolgersi al medico di famiglia o all’urologo in presenza di campanelli d’allarme.
«PaLiNUro è nata 8 anni fa e in tutto questo tempo abbiamo collaborato con l’ECPC – European Cancer Patient Coalition, con molte società scientifiche e azienda farmaceutiche per sensibilizzare la popolazione, questa volta però – dichiara Edoardo Fiorini, Presidente APS Associazione PaLiNUro – siamo noi a parlare e a raccontare quello che è successo a noi pazienti per mettere in guardia le persone sulla comparsa di quel segnale rosso. Vogliamo rendere le persone consapevoli, educarle e sollecitare in loro la reazione e l’azione: se vedi il rosso, vai dal medico!».
IL tumore della vescica, chiamato più propriamente carcinoma uroteliale, è il quinto tumore più diffuso in Italia, il quarto nella popolazione maschile. Colpisce dopo i 50 anni di età, più tra gli uomini ma è in aumento anche tra le donne; sono oltre 25.000 i nuovi casi l’anno e più di 313.000 italiani attualmente convivono con una diagnosi di carcinoma uroteliale. È un tumore subdolo, poco noto, in cui la sintomatologia, caratterizzata da sangue nelle urine (ematuria), stimolo frequente e urgenza di urinare, bruciore, dolore pelvico e dolore alla schiena, è sovente sottovalutata dai pazienti e dagli stessi medici. Scoprirlo tempestivamente è fondamentale. Il 60% dei pazienti alla diagnosi presenta una malattia allo stadio iniziale, ma il 90% dei casi ha una ricaduta di malattia nonostante le cure.
IL video-spot “Fermati al rosso” è disponibile sulla landing page di campagna https://associazionepalinuro.com/fermati-al-rosso, i canali social dell’Associazione PaLiNUro veicoleranno il video-spot e i messaggi della campagna su prevenzione e diagnosi precoce con post informativi su sintomi e campanelli d’allarme da non sottovalutare, promuovendo la call-action a parlare con il proprio medico in presenza di segnali sospetti.
Nel video:
- Marco KRENGLI
Presidente Eletto AIRO-Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica - Edoardo FIORINI
Presidente Associazione PaLiNUro-Pazienti Liberi dalle Neoplasie UROteliali - Giuseppe MADURI
Amministratore Delegato Astellas Italia