Terapia del diabete di tipo 2, arriva la prima proteina orale

Da alcuni anni sono disponibili nuovi farmaci, gli agonisti del recettore del GLP-1, che associano alla superiore efficacia nel controllo della glicemia e del peso corporeo altri significativi benefici per il sistema cardiovascolare. Tra questi semaglutide riduce fino a 1,8 punti per cento lemoglobina glicata, fino a 6,5 kg il peso corporeo e fino al 26 per cento il rischio cardiovascolare.

«Il GLP-1 è un ormone fisiologico che svolge molteplici azioni nella regolazione del glucosio e dellappetito, nonché nel sistema cardiovascolare» spiega Agostino Consoli, Professore di Endocrinologia presso lUniversità degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti–Pescara. «Grazie all’efficacia di semaglutide, fino al 79 per cento dei pazienti raggiunge il target di emoglobina glicata, e quindi lobiettivo terapeutico».

Finora semaglutide veniva somministrato per via iniettiva, ma oggi è arrivato anche in Italia e rimborsato dal servizio sanitario nazionale,  semaglutide orale, che combina lefficacia dellagonista del recettore del GLP-1 con la somministrazione orale, da assumere una volta al giorno. Un progresso tecnologico che migliorerà la qualità di vita dei pazienti e sicuramente potrà contribuire al migliore controllo della malattia e delle sue conseguenze anche sul cuore.

 «L’iperglicemia, insieme alleccesso di peso, allipertensione arteriosa, alle alterazioni del metabolismo lipidico, al fumo rappresenta un fattore di rischio per malattia cardiovascolare che è modificabile», aggiunge Consoli. «Il trattamento simultaneo di più fattori di rischio contribuisce certamente a rallentare e a prevenire malattie cardiovascolari su base aterosclerotica, come infarti e ictus, che sono tra le principali cause di invalidità e mortalità in Italia. Al momento però ben l80 per cento delle persone con diabete tipo 2 non raggiunge livelli target di emoglobina glicata, pressione arteriosa e lipoproteine a bassa densità. Questa nuova formulazione del farmaco potrà sicuramente contribuire a un controllo migliore della malattia».

 

 

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