L’interscambio tra gli uomini, gli animali e l’ambiente può avere gravi conseguenze

L’interconnessione tra uomini, animali e la tutela dell’ambiente in cui convivono sono essenziali per la salute di tutti. Questo stretto legame non può che richiedere quindi un approccio interconnesso tra i diversi specialisti sanitari, come afferma Jane Sykes Professoressa di medicina interna nei piccoli animali alla Scuola di Medicina Veterinaria dell’University of California, durante una tavola rotonda organizzata da MSD Animal Health “È molto importante che ci sia collaborazione tra Medici Umani e Veterinari. In una ricerca condotta alcuni anni fa è emerso infatti come il 100% dei medici e il 97% dei medici veterinari non avessero mai o raramente contattato altri professionisti per chiedere consigli sui alcuni casi. Adesso, però, molte scuole veterinarie incorporano corsi e gruppi di collaborazione per rompere queste barriere. Dobbiamo migliorare la comunicazione tra medici, sorvegliare e monitorare ciò che succede con un vero approccio One Health”.

I professionisti della salute sono quindi chiamati a lavorare insieme partendo sempre da un punto che ci accomuna tutti: l’ambiente in cui viviamo. “I vettori, in particolare le pulci e le zecche, sono molto sensibili all’ambiente e ai fattori di temperatura e umidità dell’habitat in cui vivono. È estremamente importante perché ciò influenza il loro sviluppo, l’abbondanza, la distribuzione, la sopravvivenza e la loro capacità di trasmettere i patogeni” aggiunge Richard Wall, Professore di zoologia all’University of Bristol Veterinary School. “Quindi è essenziale mettere insieme tutti questi elementi ed incrementare la sorveglianza, rafforzando la cooperazione tra medici umani e medici veterinari”

Per permettere un controllo costante ed efficace, insieme ai professionisti è importante che sia in prima linea anche il grande pubblico, che abbiano o meno animali domestici. “La loro consapevolezza e attenzione sono infatti indispensabili per garantire la salute di tutti. Senza dimenticare che, anche a causa delle alterazioni stagionali, si sono moltiplicati i momenti e i luoghi in cui i vettori possono prolificare, non solo in campagna ma anche nelle aree urbane”, afferma Paul Overgaauw, Specialista in microbiologia e parassitologia veterinariaalla Utrecht University.

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