Scienziati, accademici, associazioni, cittadini, istituzioni e imprese si sono confrontati su urgenze e obiettivi della sanità nel nostro paese e di tradurre i sei principi del Manifesto per “la Salute del XXI secolo” – Visione, Competenza, Governance, Intelligenza, Relazione, Umanità – in altrettante azioni progettuali per un radicale rinnovamento del sistema salute, nel quadro di una visione sostenibile, inclusiva e innovativa.
L’impegno è ora far sì che gli obiettivi, i tempi, il piano risorse e le azioni che sono state identificate nei tavoli tematici in cui si è articolata Agorà “La Salute è Cultura” possano integrare il Programma Next Generation EU e le Missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rispettando i progetti inseriti nel Fondo complementare al PNRR.
Le proposte progettuali sono state sottoposte all’attenzione di importanti esponenti delle istituzioni italiane ed europee: Vito Borrelli (Vice Capo Rappresentanza in Italia della Commissione Europea); Sen. Valeria Fedeli (Senatrice Commissione Tutela e promozione dei diritti umani); On. Alessandro Fusacchia (Deputato, Membro della Commissione Cultura, Scienza, Istruzione); On. Angela Ianaro (Deputata, Intergruppo parlamentare scienza e salute); Maria Chiara Carrozza (Presidente CNR); Giovanna Melandri, (Presidente Fondazione MAXXI); Marco Simoni (Presidente Fondazione Human Technopole).
L’auspicata integrazione è stata raccomandata, in particolare, nell’ambito della missione 1 sulla digitalizzazione, della missione 4 sull’istruzione e ricerca, nonché della missione 6 sulla salute del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“In questo momento, l’Italia ha un’opportunità irripetibile di ridisegnare il futuro della sua sanità e Novartis vuole offrire un contributo sostanziale in questo senso” afferma Pasquale Frega, Presidente e Amministratore delegato di Novartis Italia. “L’esperienza della pandemia ha dimostrato che la tutela della salute ha un ruolo centrale nella vita del paese e che la capacità di innovazione, tradotta sia in terapie avanzate sia in nuovi approcci nell’erogazione dei servizi a pazienti e cittadini, è determinante per garantire efficacia e accessibilità alle cure. Il traguardo è un sistema salute inclusivo, da costruire attraverso un’ampia collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e il lavoro svolto da Agorà, con la sua capacità di suggerire alle istituzioni percorsi e soluzioni concrete e sostenibili è a mio avviso esemplare in questo senso”.
“Il lavoro svolto dai sei Tavoli dell’Agorà sottolinea con forza l’importanza di sviluppare un ecosistema salute data-driven” afferma Felicia Pelagalli, CEO Culture e docente al Master Big Data dell’Università Sapienza di Roma. “I dati aggregati che riguardano la nostra salute e che sono legati all’erogazione dei servizi, sono un “bene pubblico”, sono di “interesse generale”, non sono “di proprietà” di una singola struttura o di un singolo ente regionale o territoriale. Non è più pensabile di continuare a fare “resistenza passiva” non alimentando i flussi informativi, non consentendo interoperabilità delle banche-dati. Il governo dei dati sanitari, per il bene comune, deve rientrare tra le nuove missioni principali del Sistema Sanitario Nazionale, al pari della cura e della prevenzione.”