La NF1 è una condizione genetica debilitante che colpisce 1 persona su 3.000 in tutto il mondo. Nel 30-50% dei casi di NF1, possono svilupparsi dei tumori dalle guaine nervose dei nervi periferici (neurofibromi plessiformi) che possono causare problemi clinici come deformazioni, compromissione motoria, dolore, compromissione delle vie aeree, problemi visivi e disfunzioni vescicali o intestinali.
L’approvazione della Commissione Europea si è basata sui risultati positivi dello studio di fase II SPRINT Stratum 1 sponsorizzato dal National Cancer Institute of Health (NCI) Cancer Therapy Evaluation Program (CTEP). Questo studio ha dimostrato che selumetinib diminuisce le dimensioni dei neurofibromi plessiformi inoperabili, riducendo il dolore e migliorando la qualità della vita. Questa è la prima approvazione di un farmaco per i neurofibromi plessiformi correlati alla neurofibromatosi di tipo 1 nell’Unione Europea e segue la raccomandazione dell’aprile 2021 del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali. I dati di sicurezza ed efficacia dello studio di fase II SPRINT con un follow-up più lungo saranno forniti come una delle condizioni per ottenere l’approvazione incondizionata.
La dott.ssa Veronica Saletti dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano ha dichiarato: “L’unica opzione di trattamento disponibile ad oggi in Italia per i pazienti pediatrici con neurofibromi plessiformi correlati alla neurofibromatosi di tipo 1 è rappresentata dalla chirurgia, dove percorribile. L’approvazione EMA di selumetinib si basa sui risultati dello studio SPRINT dove la molecola ha dimostrato di poter ridurre il volume dei neurofibromi plessiformi inoperabili, con un beneficio in termini di qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia. Auspichiamo che tutti i pazienti pediatrici affetti da neurofibromatosi di tipo 1 con neurofibromi plessiformi sintomatici ed inoperabili possano avere accesso e quindi beneficiare di questo trattamento quanto prima anche in Italia”.
Federica Chiara, presidente dell’Associazione LINFA, acronimo di Lottiamo insieme contro le neurofibromatosi, ha aggiunto: “In Italia 20.000 persone convivono con una diagnosi di neurofibromatosi. L’approvazione europea della prima terapia farmacologica per il trattamento dei neurofibromi plessiformi correlati alla neurofibromatosi di tipo 1 dà grande speranza ai pazienti che ne sono affetti ed alle loro famiglie. Le Associazioni di Pazienti faranno il possibile per supportare ogni giorno le persone affette dalle neurofibromatosi con una corretta informazione sia sulla loro patologia che sui centri di eccellenza dedicati al trattamento di questa grave e invalidante condizione.”
Nello studio di fase II SPRINT Stratum 1 selumetinib ha dimostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR) del 66% (33 pazienti su 50, risposta parziale confermata) in pazienti pediatrici con neurofibromi plessiformi quando trattati con selumetinib in monoterapia orale due volte al giorno. L’ORR è definito come la percentuale di pazienti con risposta completa (scomparsa dei PN) o parziale confermata (riduzione del volume del tumore di almeno il 20%). I risultati sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine.
Selumetinib è approvato negli Stati Uniti e in diversi altri paesi per il trattamento di pazienti pediatrici con NF1 sintomatica e inoperabile e attualmente al vaglio di ulteriori Agenzie Regolatorie. Per quest’anno è stato pianificato l’avvio di studi clinici per la valutazione di selumetinib in pazienti con PN correlati alla NF-1 in età adulta e con una formulazione alternativa appropriata per il bambino molto piccolo.